Commozione e felicità per aver raggiunto l’obiettivo in appena otto mesi, un esempio concreto di come la comunità ternana sia attenta e vicina ai bisogni delle persone più vulnerabili. Da oggi, infatti, il progetto del cinema in pediatria lanciato dall’associazione I Pagliacci è una realtà. Quella dell’ospedale di Terni è una delle pochissime sale cinematografiche ospedaliere in Italia, realizzata con circa 32mila euro raccolti grazie al supporto dell’AST e dei suoi dipendenti, della Ternana Calcio, dei tifosi Hic Sunt Ferae e di oltre 100 attività commerciali e privati cittadini ternani. Si tratta di una stanza insonorizzata di circa 24 metri quadrati che funge anche da ludotecaed è stata ricavata nell’ala nord del terzo piano, dove si trasferirà la struttura di pediatria neonatologia e Tin (ad est degenze e ad ovest ambulatori e laboratorio cellule staminali), mentre il locale accanto all’ingresso della degenza è stato adibito ad aula didattica per la scuola pomeridiana.
“La raccolta fondi ha raggiunto i 32mila euro– ha affermato ilpresidente dell’Associazione I Pagliacci e dell’Auser, Alessandro Rossi– di cui quasi 23mila utilizzati per l’acquisto degli arredi e delle attrezzature: 10 grandi e comode poltrone, video proiettore, schermo, sistema audio con relativi accessori, oltre alla licenza e ai diritti di proiezione.Rivolgo un ringraziamento particolareal dottor Maurizio Dal Maso, che ha creduto al progetto e autorizzato i lavori, al SITRO e alla responsabile Agnese Barsacchi, a Lucia Mugnari, al reparto di Pediatria Neonatologia Tin e alla sua direttrice Federica Celi, alla capo ostetrica Maria Antonietta Bianco, a Paola Weber e alla direzione medica di presidio, a Gianni Fabrizi e Fabrizio Fazi dell’ufficio tecnico-patrimoniale. Ovviamente un grande ringraziamento va all’AST e ai suoi dipendenti, che hanno donato oltre 14mila euro, alla Ternana calcio e ai tifosi Hic Svnt Ferae e agli oltre 100 soggetti che con la loro generosità hanno contribuito a realizzare quest’opera in poco più di otto mesi”.
Alessandro Rossi ha poi spiegato che il resto dei fondi raccolti sono stati utilizzati per la donazione di un pulsossimetro e un bilirubirometro alla terapia intensiva neonatale, di una libreria e di 4 poltrone alla radiologia, di un soggiorno al mare per i bambini del Centro Baobab.
Contributi concreti all’umanizzazione dei luoghi di cura, dove i malati e i familiari possono trovare anche opportunità di svago e di condivisioneper superare più facilmente l’esperienza del ricovero ospedaliero.