Fa discutere, e molto, la vicenda di due ragazzi di origini cinesi che sono stati aggrediti e malmenati, a Perugia, probabilmente da un gruppo composto da sei o sette giovani italiani.
Sull’episodio, accaduto nella serata del 13 marzo scorso nel centro storico del capoluogo umbro, stanno indagando i carabinieri. I due hanno riportato contusioni al volto ed ecchimosi varie, medicate al pronto soccorso. Secondo quanto riferito dai due giovano orientali, i loro aggressori li avrebbero anche insultati, definendoli “cani stupidi, come i cinesi” e intimando loro di inginocchiarsi “altrimenti – avrebbero detto – vi picchiamo”.
In una nota, il partito della Rifondazione comunista di Perugia esprime la sua solidarietà ai due ragazzi cinesi, chiedendo che “le istituzioni cittadine prendano una posizione inequivocabile contro un gesto platealmente razzista, non derubricabile, come spesso si fa, a comuni liti di strada”.
Immediata quella della Presidente umbra Catiuscia Marini, che ha espresso “preoccupazione e sdegno per l’episodio di violenza a sfondo razziale”.
“Si tratta di un fatto gravissimo – ha detto la governatrice regionale – e sarà mia cura scrivere una lettera di scuse all’ambasciatore cinese, a Roma, sottolineando che la comunità umbra, da sempre caratterizzata da spirito di accoglienza e solidarietà, intende prendere distanza da quanto accaduto, anche alla luce del fatto che Perugia, da decenni, ospita un grande numero di studenti cinesi iscritti ai corsi dell’Università per Stranieri”.