Non si ferma più, la Ternana! Pur dopo dei festeggiamenti, pur con le motivazioni che non sono più quelle sostenevano la ricerca per l’ottenimenro della promozione la squadra ha ancora voglia di giocare e di non lasciare alcunchè nelle mani della squadra avversaria.
È vero che a Torre del Greco non è stata la solita Ternana, che non ha espresso quel gioco brillante che solitamente mette in mostra ma ha ampiamente meritato la vittoria per la voglia con cui l’ha cercata nell’arco dei 96 minuti in cui si è stati in campo.
Ha vinto, quindi, pur incontrando più difficoltà rispetto ad altre partite perché ha trovato una squadra che non l’ha fatta giocare, una squadra che ha una organizzazione che la mette in difficoltà, ricordarsi ad esempio le difficoltà dell’andata, ed un terreno di gioco che oltre al sintetico presenta un’ampiezza limitata.
Ed è questa caratteristica che penalizza enormemente il potenziale della Ternana. Come si sa la Ternana ama giocare sulle fasce dove ha costruito le proprie fortune con le prestazioni di Furlan, con Torromino l’alternativa, da una parte e Partipilo e Peralta dall’altra che hanno lavorato in maniera instancabile e che sono stati protagonisti con la realizzazione di gol importanti.
Insomma, anche a Torre del Greco si è vista una squadra che ha ancora fame, soprattutto di record visto che ne rimangono pochi da battere, e che già pensa alla Supercoppa come ha dichiarato a fine partita Fabrizio Paghera che sta attraversando un periodo di forma straordinario.
Se proprio vogliamo trovare un neo nella prestazione contro la generosa Turris è il modo con cui ha difeso il gol di Vantaggiato nella parte finale del match ovvero ci è sembrata meno ordinata del solito e con un pizzico di apprensione di troppo.
È solo, però, cercare di trovare il pelo nell’uovo perché 21 punti di vantaggio sulla seconda e 28 sulla terza fanno capire la grandezza dell’impresa di una squadra, di un gruppo di lavoro che ha dato e sta dando il massimo per onorare la maglia che indossano.