Uno studio realizzato nella Universita’ di Copenaghen, analizzando i risultati di sette ricerche su oltre 200mila persone in Danimarca, Francia, Paesi Basse e Gran Bretagna e da poco pubblicato su “The Lancet Regional Health Europe” ha messo in evidenza come siano stati proprio i piu’ giovani ad essere colpitI da ansia , depressione e profondo senso di solitudine nel periodo del lockdown . Si tratta solo dell’ultimo di molti alert che la comunità scientifica internazionale ha lanciato in questo senso . Chi lavora sul territorio, a diretto contatto con i giovani, denuncia la stessa situazione. I ricercatori suggeriscono di prestare attenzione a questi segnali di disagio mentale.
L’adolescenza è il momento in cui lo sviluppo porta alla definizione di identita’. Un adolescente inizia a capire, a scegliere, che uomo e che donna vuole essere. Deve prendere tutto il bagaglio accumulato durante l’infanzia, portarselo nel mondo e scegliere cosa tenere in mano, da mostrare, da conservare, da utilizzare, e cosa lasciare in fondo alla valigia. Deve confrontare tutto questo mondo con il mondo esterno.
Ecco che il paragone, il contatto con i pari, amici, amiche, compagni di scuola, gruppi, conoscenti, diventa fondamentale: trae spunto, prende riflette, copia, per trovare, tra molte altre, la sua strada. Anche perchè il confrontarsi con il mondo esterno , porta l’adolescente a costruire il suo viaggio lontano dalla famiglia d’origine , con la quale si scontra, per avere presto una sua identita’ e una sua strada.
Per questa mancanza di rapportarsi con gli altri, l’adolescente perde forza in se stesso e puo’ arrivare anche a tentativi di autolesionismo.
Una efficace terapia cognitiva puo’ ridare enrergia a questi soggetti che si trovano a superare una guerra interiore vera e propria.
Faustini dr. Luciano
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