Una conferenza stampa lunghissima che abbiamo trasmesso in diretta e che potete rivedere sulla nostra pagina Facebook, di Stefano Bandecchi, il proprietario della Ternana, tornato a Terni per fare un po’ il punto della situazione in una fase molto delicata del campionato che ha visto la squadra sprofondare all’ultimo posto della classifica.
Chi si aspettava chissà quali annunci è rimasto deluso. Bandecchi ha semplicemente esposto il suo pensiero, precisato alcune cose e fatto auspici. Come quello che la squadra resti in serie B. “Anche perché, sennò, farei la figura dello scemo, in consiglio di amministrazione quando vado a dire che abbiamo speso 6 milioni di euro e siamo ultimi in classifica”.
Questo è un punto sul quale ha molto insistito. “Non sono un morto di fame, come mi dicono, la Ternana, è vero, mi è stata regalata ma ho dovuto onorare 1 milione e 600 mila euro di debito,il costo del campionato di serie B è di 3 milioni e mezzo di euro e, inoltre, c’è ferma lì, la fidejussione di 800 mila euro e ci sono i soldi che abbiamo speso per ammodernare lo stadio. A conti fatti circa 6 milioni di euro. E’ una cosa questa che mi fa incazzare come una bestia, io devo dare un senso a questi soldi spesi, non è che sia stata una ottima pubblicità visto che la gestione Unicusano porta la Ternana ultima in classifica”.
Bandecchi ha letto anche un messaggio che gli ha spedito Longarini in cui confermavache se non l’avesse rilevata lui, “la Ternana sarebbe stata messa in liquidazioneil 30 giugno 2017 e avrebbe perso il titolo sportivo”.
A proposito di nome Bandecchi ha annunciato che se la Ternana resterà in serie B, tornerà a chiamarsi semplicemente Ternana, come è sempre stato.
“Io l’ho già detto ai tifosi, forse non mi hanno voluto comprendere, lo ridico adesso a voi, chiedo scusa per chi ha preso il mio desiderio (Ternana in serie A ..n.d.r.) , come un risultato raggiunto sicuramente e le scelte che ho fatto, ad oggi, sono sbagliate, lo dicono i fatti.”
Addebita molte delle colpe per l’ultimo posto all’ex allenatore Sandro Pochesci, anche del mercato di gennaio perché “io ho detto a Pochesci fai quello che vuoi , prendi chi ti pare”. Anche se”la colpa è di chi guida la macchina , Io mi assumo le mie responsabilità, perché sono io che comando e io che sbaglio (anche su Pochesci allenatore…n.d.r). Il problema era nell’organizzazione della squadra.” Insomma non è colpa di Pochesci è colpa sua che gli ha messo in mano la squadra. E ha anche rivelato che all’inizio del progetto Ternana si pensava a Mariani come allenatore e Pochesci come allenatore della primavera.
Quanto a Mariani, dopo averlo difeso, ha detto che “non è previsto nessun ribaltone”, cioè, anche se le cose dovessero andare male “non tornerà Pochesci”. Però ha lasciato intendere che se lo che se dovessero andar male “qualche cosa si farà”.
Rivendica il suo ruolo:”io penso che avere un Bandecchi nel mondo del calcio non sia una iettatura, detto questo, se si pensa che il rispetto per Terni sia quello che debba andarmene, signori ecco le chiavi, io ci metto i soldi fino a fine mese, se la prendesse chi se la vuol prendere. Se la piazza non vuole me, io mi sposto indietro, se la piazza vuole me, se la Ternana andrà in serie C, io farò di tutto per riportarla in serie B. Assemblerò una squadra idonea a tornare in serie B.”
Ha ribadito ancora una volta:”io sono responsabile di quello che è successo fino ad oggi ma anche i tifosi se la prendessero meno con la squadra perché c’è un modo sicuro per andare in serie C è quello di prendere a schiaffi i ragazzi nei pub, come è già successo”. Episodio poi smentito a fine conferenza stampa:”nessuno dei giocatori della Ternana è stato preso a schiaffi”. Ha però sostenuto Bandecchi che molti dei giocatori (compreso Meccariello che se ne voleva andare tutti i giorni nonostante fosse stato fatto capitano) della passata stagione, non sono voluti restare a Terni perché intimoriti dall’ambiente. E comunque, “questa parte di tifoseria, se la Ternana andrà in serie C, sarà corresponsabile perché mancano ancora 17 partite ci potrebbero essere molte sorprese.”