Lo dice quasi alla fine, ma ci tiene: “Sono l’unico ternano candidato alle elezioni del 4 marzo”. E lo dice, Raffaele Nevi, davanti a una platea affollatissima lì, alla sala congressi dell’Hotel Garden. E’ l’apertura della campagna elettorale che lo vede “in campo” per la camera dei deputati col centrodestra (lui è di Forza Italia) nel collegio uninominale di Terni , che comprende la provincia di Terni, Spoleto, la Valnerina, il Tuderte.
Che le questioni locali siano quelle che più stanno a cuore a Raffaele Nevi lo si capisce già alla prima domanda postagli da Gianluigi Basilietti, giornalista dell’Ansa, che l’ha intervistato. Meglio così che il comizietto solito. E così Nevi ha potuto spiegare che Terni deve andare al voto quanto prima ed eleggere il nuovo sindaco, “Basta con questo accanimento terapeutico”; che c’è da risolvere il tema ambientale e porta l’esempio di quel che la Krupp ha fatto ad Essen; che la sicurezza va garantita non solo coi militari e le forze dell’ordine sulle strade, ma anche eliminando stati di degrado conosciuti “ma mai eliminati come è accaduto per piazzale Bosco”; che non bisogna arrendersi all’idea del declino ricordando quali, quante e quanto eccellenti risorse esistono a Terni e più in generale in Umbria.
Ed ha aggiunto, Nevi, che questa parte della regione, quella più a sud, ha una risorsa che possibili investitori esterni non sottovaluterebbero: una buona reputazione dal punto di vista lavorativo e produttivo; una centralità geografica supportata da un sistema di collegamenti infrastrutturali che, pur migliorabili, sono già una risorsa.
E poi parla di cultura, di formazione professionale, di sport… Basilietti lo porta ad un esame generale della questione, “Quella sottolinea Nevi – che se sarò eletto dovrò inquadrare nell’ambito di un parlamento nazionale e sostenere con forza per far diventare i suoi problemi o le sue proposte diventino temi che interessino il sistema Paese”. Esplicita così che per lui la soluzione è promuovere un vero marketing territoriale per attirare investimenti ed investitori ai quali però occorre dare risposte pronte – “Magari negative, ma pronte”, sottolinea – mentre per sostenere le proposte che partono da questo territorio “è necessario fare squadra, come accade nelle altre aree del Paese mettendo da parte gli interessi di schieramento per pensare a quelli di un territorio e di chi ci vive.
C’è molto da fare, non se lo nasconde Raffaele Nevi. E non nasconde nemmeno che la situazione candidature lo pone in una posizione di vantaggio rispetto ad altri perché almeno lui con questi problemi ci ha fatto e ci fa i conti ogni giorno da politico, da cittadino, da padre di famiglia.