Si chiama Blue box ed è una cassetta in cui gli studenti degli istituti superiori di Terni potranno testimoniare, in maniera anonima, le loro esperienze dirette o indirette legate al disagio giovanile, da atti di bullismo a condizioni di abbandono o degrado familiare, dal fenomeno dell’autolesionismo a problemi di relazioni, passando per droga e violenze di varia natura.
L’iniziativa partirà a gennaio e rientra in un’attività progettuale avviata dalla Direzione centrale anticrimine, in collaborazione con quella centrale di sanità del dipartimento di Pubblica sicurezza, anticipata da un percorso di formazione. Il vice questore aggiunto Enrico Aragona, su disposizione del questore Antonino Messineo, ha incontrato circa 200 studenti delle nove sezioni delle secondi classi del liceo scientifico Galilei ai quali ha presentato la Blue box. Il materiale raccolto sarà poi oggetto di approfondimento da parte di un team specialistico della polizia che riporterà in classe i risultati ottenuti, individuando percorsi di affiancamento rispetto alle problematiche sollevate.