E’ stato firmato ieri dalle associazioni datoriali e dal direttore dell’ispettorato del Lavoro di Terni e Rieti, Stefano Olivieri Pennesi e dalla consigliera delle pari opportunità della provincia di Terni, Maria Teresa di Lernia un protocollo etico che ha come intento quello di rappresentare uno strumento utile per la diffusione di nuove prassi sui posti di lavoro non solo per quel che attiene alle opportunità di progressioni economiche e lavorative ma anche riguardo alle forme di violenza e di molestie. Il protocollo etico si prospetta come una opportunità per le imprese per gestire le risorse umane in una prospettiva di sviluppo , unicamente in base alle competenze, all’esperienza, al potenziale professionale delle persone, a prescindere dal genere.
Firmando il protocollo etico le aziende si sono impegnate a:
1) Definire e attuare politiche che, a partire dal vertice, coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione nel rispetto del principio di pari dignità e trattamento sul lavoro
2) Individuare funzioni aziendali alle quali attribuire chiare responsabilità in materia di pari opportunità
3) Superare gli stereotipi di genere
4) Integrare il principio di parità di trattamento nei processi che regolano tutte le fasi della vita professionale e della valorizzazione delle risorse umane affinché le decisioni relative ad assunzione, formazione e sviluppo di carriera vengano prese unicamente in base alle competenze, all’esperienza, al potenziale professionale delle persone
5) Sensibilizzare e formare adeguatamente tutti i livelli dell’organizzazione sul valore della diversità e sulle modalità di gestione delle stesse, nonché sul contrasto di ogni forma di molestia
6) Monitorare periodicamente l’andamento delle pari opportunità e valutare l’impatto delle buone partiche
7) Individuare e fornire al personale strumenti interni a garanzia della effettiva tutela del rispetto e della parità di trattamento
8) Individuare strumenti concreti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per madri e padri riconoscendo il grande valore della paternità, accanto a quello della maternità
9) Comunicare al personale l’impegno assunto a favore di una cultura aziendale della pari opportunità, informandolo sui progetti intrapresi in tali ambiti e sui risultati pratici conseguiti
10) Promuovere la visibilità esterna dell’impegno aziendale, dando testimonianza delle politiche adottate e dei progressi ottenuti in un’ottica di comunità realmente solidale e responsabile.
Non tutte le associazioni datoriali erano presenti, comunque hanno aderito al protocollo:
Confcommercio Terni; Confartigianato; Confesercenti Terni; Confcooperative Terni; Confapi; CNA; LegaCoop Terni e AGCI Terni.
LE INTERVISTE SONO CON IL DIRETTORE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO DI TERNI E RIETI STEFANO OLIVIERI PENNESI E LA CONSIGLIERA DELLA PROVINCIA DI TERNI ALLE PARI OPPORTUNITA’ MARIA TERESA DI LERNIA