Linee cariche di forza espressiva, segni sinuosi che creano linearità geometrizzanti, trovano libera espressione in una realizzazione ritmica. Forme che si coniugano in infinite composizioni a costruire lo spazio della tela. Sono i nuovi lavori, creati appositamente per il progetto espositivo della CRAC Gallery–Chiara Ronchini Arte Contemporanea, dall’artista torinese Giulio Zanet. Per l’occasione l’artista ha rinunciato ad una parte importante del suo lavoro, il colore. Le opere esposte in via Braccini, infatti, hanno a volte un fondale nero o bianco dal quale affiorano forme cromaticamente vivaci, altre sono il bianco o il nero, con pennellate irruente, che tendono a sopraffare i colori. Poi ci sono delle forme nere ritagliate, una sorta di pittoscultura bidimensionale, che si impadroniscono delle pareti con la loro flessuosa ascensionalita’.
“Riflessione costante nei lavori di Zanet, la dualità degli opposti, si legge in una nota, tradotta in un’espressione che elogia il rigore, pur portando sempre in sé, quella fragile e inevitabile imprecisione. Questa imprecisione è l’imperfezione innata dell’umanità che insieme al rigore geometrico, divengono la perfetta metafora di armonia e disarmonia del mondo; la complessità più grande, una convivenza costante degli opposti, la dualità del reale. “Abnegazione”, conclude la nota, sono astrazioni di questo essere in divenire, nell’affermazione e nella cancellazione di un’esistenza che lotta nella ricerca infinita di un equilibrio, purtroppo impossibile, se non nel mentre di un istante, di un’azione, di una sensazione”.
La mostra “Abnegazione” di Giulio Zanet alla CRAC Gallery–Chiara Ronchini Arte Contemporanea sarà visitabile fino al 10 dicembre.