“Le manovre delle giunte di destra della Regione Umbria e del Comune di Terni sui rifiuti, l’ambiente, l’energia e i servizi pubblici locali, al di fuori di ogni quadro di trasparenza e di partecipazione, sono l’ennesimo segno di confusione e inadeguatezza dei governi leghisti e, al tempo stesso, di grave preoccupazione per le comunità umbre e, in particolare, della provincia di Terni”.
Lo scrivono in una nota congiunta , il segretario provinciale del Pd, Fabrizio Bellini, e il segretario del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli.
“Un piano dei rifiuti regionale che allarga a dismisura le discariche, ripropone l’incenerimento con nuovi impianti, consente ai cementifici di bruciare rifiuti da fuori regione, senza alcun controllo su qualità e provenienza, e abbassa la guardia sulla raccolta differenziata, portata a livelli record dalle amministrazioni locali di centrosinistra – aggiungono – è l’esatto contrario di ciò che serve all’Umbria e a Terni e asseconda solo gli interessi privatistici dei soggetti di riferimento della giunta regionale leghista.
In provincia di Terni, questa manovra inaccettabile si traduce in un nuovo sovraccarico della discarica orvietana delle Crete e getta una luce preoccupante sulla delicata operazione di allargamento della compagine societaria dell’Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Terni. Uno storico e importantissimo patrimonio pubblico cittadino che può e deve essere il punto di riferimento chiave delle politiche regionali per l’energia e l’ambiente di cui si cedono quote senza alcun preventivo confronto in Consiglio comunale sui piani industriali, sui vincoli di garanzia dell’interesse pubblico e sul ruolo di indirizzo strategico che compete all’istituzione comunale.
Se oggi l’Asm, sia detto per inciso , può attrarre investitori importanti è solo perché, in oltre mezzo secolo di lavoro e di implementazione, le amministrazioni di sinistra e centrosinistra che hanno governato Terni hanno costruito, da sole e in partnership, un sistema territoriale virtuoso energia – ambiente capace di servire un’area vasta con acqua, gas, elettricità, depurazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, tra i più estesi del Paese e di assoluto valore. Creando le condizioni di un’attrattività dell’azienda che è oggi il suo punto di forza anche nel far fronte ai problemi di natura finanziaria. Un patrimonio che non consentiremo sia disperso e dilapidato.
È una logica politicamente autoritaria e, al tempo stesso, di fuga dalle responsabilità sulle scelte strategiche di governo, quella delle amministrazioni leghiste di Terni e dell’Umbria – sostengono ancora Bellini e Spinelli – che è a suo modo coerente con quella posta in essere sulla cessione dell’Acciai Speciali Terni e in generale sui diversi punti di crisi industriali, economici e sociali della regione: nessuna attenzione ai programmi e ai piani industriali, non disturbare chi manovra al di fuori delle istituzioni, privilegiare gli interessi privatistici dei gruppi di riferimento. Una logica che, peraltro, coincide con quella che ispira il fallimentare piano sanitario regionale.
Il Partito Democratico è impegnato, con tutte le sue organizzazioni e le sue rappresentanze istituzionali, a contrastare questo andazzo negativo che rischia di vanificare decenni di impegno delle amministrazioni locali democratiche e di riportare indietro, a condizioni di marginalità e subalternità, la città di Terni e l’Umbria”.
Sul piano rifiuti della regione dell’Umbria è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli.
“La promessa elettorale della presidente della Regione Umbria è stata completamente disattesa, in special modo sul tema ambiente. – scrive la senatrice 5 stelle. Mi riferisco al conferimento in discarica, su cui la giunta Tesei ha cambiato completamente idea, tanto che ora l’intenzione è quella di ingrandirle.
Eppure nel suo programma elettorale, Tesei diceva come bisognava disincentivare smaltimento di rifiuti in discarica poiché ha ‘fortissimi impatti negativi sull’ambiente’. Così come economia circolare, riuso e riciclo sono termini scomparsi dalla loro linea politica, nonostante ora siano alla base della gestione dei rifiuti per raggiungere gli obiettivi europei.
Mi domando, cosa diranno i suoi elettori? E cosa diranno tutti gli umbri che tengono alla propria terra quando vediamo l’azione politica dell’attuale giunta che vorrebbe addirittura creare un nuovo inceneritore probabilmente a Perugia?
Una doppia beffa per l’Umbria – afferma la senatrice Pavanelli .Un programma disatteso sull’ambiente e una mancata opportunità per il territorio per essere individuati come regione virtuosa sulle politiche ambientali, si sta facendo tutto contro le linee dettate dall’Unione Europea e dal Pnrr.
In questo momento di crisi climatica dobbiamo osare e puntare ad un vero cambiamento di paradigma, ne va del futuro degli umbri.
Se qualcuno pensava al famoso ‘cambiamento’ ora deve pensarlo come un cambiamento di idea, si quello della Tesei”.