DI METEO CENTRO ITALIA
I cambiamenti apportati dalla crisi climatica al clima del Mediterraneo sono ogni giorno più evidenti. La siccità, dovuta alla mancanza di un corretto innevamento invernale dei rilievi appenninici e alpini, e alla mancanza di perturbazioni atlantiche nel periodo autunnale e primaverile, sta divenendo il nostro problema principale, soprattutto per le regioni settentrionali d’Italia.
Giovani uomini e donne, dei Fridays For Future e non solo, sono scesi in piazza venerdì 25 marzo per ricordarci quanto sia grave e presente la crisi climatica. Noi abbiamo quindi il dovere di non dimenticare, di non porla in secondo piano con la scusa dell’esistenza di problemi più gravi; la crisi climatica uccide migliaia di persone ogni anno.
Concludo questo breve discorso con una provocazione: non vi sembra curioso che un conflitto bellico si sia instaurato proprio in un periodo di cambiamento come questo? in cui finalmente ambiente e clima erano al primo posto, attraverso la previsione di piani ambiziosi per diminuire le emissioni di CO2 e abbandonare gradualmente le fonti fossili? Non è forse vero che ora abbiamo di nuovo la scusa per riutilizzare il carbone, per attaccarci al petrolio e agli altri fossili, e per produrre nuovi armi?
Detto questo passiamo al meteo.
Oggi e domani, martedì 29, le condizioni atmosferiche si presenteranno tutto sommato stabili con cieli irregolarmente nuvolosi ma senza fenomeni precipitativi di sorta. Il vero cambio di rotta lo si avvertirà da mercoledì, quando una massa d’aria di origine artico marittima farà irruzione nel Mediterraneo, determinando la formazione di un minimo di bassa pressione fra Sardegna e Corsica. Questa situazione barica garantirà l’avvento, sulle regioni centrali, di una buona dose di precipitazioni, specialmente su Toscana, Umbria e Lazio, una vera e propria manna dal cielo.
Nei giorni successivi, seppure non sia ancora analizzabile nei dettagli l’evoluzione atmosferica, persisterà dell’instabilità che nel weekend potrebbe essere accompagnata da un ulteriore rinforzo dell’aria fredda in quota che, questa volta, avrebbe anche il merito di riportare la neve lungo la dorsale appenninica (in questa fase dovremmo assistere a una sensibile diminuzione delle temperature).
In generale la ventilazione si predisporrà dai quadranti meridionali, di forte intensità solamente lungo i settori costieri tirrenici.
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