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Lo scrittore e giornalista Magdi Cristiano Allam è stato ospite , domenica scorsa, della Lega Nord in un incontro molto partecipato che si è svolto a Terni nella sala convegni dell’hotel Valentino e che vedeva al centro del dibattito i temi dell’immigrazione e del terrorismo. L’intervento di Allam e le risposte che ha dato alle numerose domande che gli sono state poste, sono stati molto apprezzati tanto che alla fine della serata c’è stata la fila per acquistare e per farsi autografare l’ultima sua fatica letteraria, “Maometto e il suo Allah”.
“Crediamo sia necessario approfondire tematiche importanti, mettere le persone a conoscenza del problema, presentare spunti di riflessione e, allo stesso tempo, offrire proposte e soluzioni – ha affermato Emanuele Fiorini, capogruppo Lega Nord alla regione Umbria – dobbiamo tornare alle nostre radici, alle nostre tradizioni, per riscoprire la nostra identità. Solo chi ha un’identità forte e ben definita può confrontarsi con altre culture ad armi pari, altrimenti siamo destinati a soccombere”.
“Soddisfatti della risposta della città, abbiamo dato a tutti un segnale di libertà e civiltà – ha detto Federico Cini, segretario Lega Nord Terni – Abbiamo iniziato un percorso condiviso con i cittadini, volto a mettere insieme una base di idee e proposte con le quali ci presenteremo alle prossime elezioni”.
“E’ necessario conoscere le motivazioni che sono alla base del terrorismo che nell’ultimo periodo minaccia l’Europa, per poterlo combattere ed affrontare senza paura sradicandolo alla radice. E in questo Magdi Allam è stato una preziosa testimonianza” ha detto Devid Maggiora , vicesegretario Lega Nord Terni.
Il capogruppo in regione della Lega Nord, Emanuele Fiorini con Magdi Cristiano Allam
Ma tutta l’attenzione era rivolta all’ospite Allam che, forse per omaggiare la platea, indossava una bella maglia verde.
Allam non ha certamente trattenuto le parole. Tutto il suo intervento è stato un attacco all’ISLAM e fortemente critico nei confronti della Chiesa di Roma.
“Non si tratta di fare la guerra ai musulmani – ha detto Allam – sarebbe una assoluta idiozia e una follia pensare di fare la guerra a un miliardo e mezzo di persone nel mondo, né si tratta di fare la guerra ai musulmani che risiedono in mezzo a noi perché sarebbe razzismo nei loro confronti. Però, dobbiamo chiarire loro che esigiamo da tutti, indistintamente e incondizionatamente che rispettino le leggi laiche dello Stato, che ottemperino alle regole su cui si fonda la civile convivenza, che condividano i valori della sacralità della vita di tutti e la pari dignità fra uomo e donna e la libertà di scelta personale, compresa la libertà religiosa, compresa la libertà degli stessi musulmani di abbandonare l’Islam senza dover essere condannati a morte per apostasia così come accade anche in Italia e in Europa.”
“Noi dobbiamo utilizzare la ragione – ci dice nell’intervista Allam – per entrare nel merito dei contenuti dell’ISLAM come religione e prendere atto che ciò che Allah scrive nel Corano, ciò che ha detto e ciò che ha fatto Maometto è del tutto incompatibile con le leggi laiche dello Stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza, con i valori che sostanziano la nostra civiltà a partire dalla sacralità della vita di tutti, della parità fra uomo e donna, la libertà di scelta individuale. Dobbiamo prendere atto che l’Islam è una realtà incompatibile”.
Si è discusso molto su un ISLAM moderato. “Io stesso sono stato un musulmano moderato per 56 anni, l’Islam come religione – scandisce Allam – inteso cosa Allah scrive nel Corano e , soprattutto ciò che ha detto e ciò che ha fatto Maometto, non sono moderati”.
“Chi dirime ogni possibile controversia sui contenuti del Corano è Maometto. I fatti della vita di Maometto non lasciano adito ad alcun dubbio sulla natura violenta dell’Islam come religione”.
Da questi concetti Allam arriva a una dura critica sull’atteggiamento della chiesa di Roma:”io sono preoccupato – ha sostenuto lo scrittore – non per la chiesa in quanto chiesa ma per la chiesa che legittima l’Islam come religione, per la chiesa che si prodiga per l’accoglienza di giovanotti (applausi scroscianti, n.d.r.) , di milioni di giovanotti che arrivano in Europa, che sono prevalentemente di sesso maschile, che sono prevalentemente di una età compresa fra i 20 e i 30 anni, che corrisponde alla fascia di età dell’esplosione della fertilità maschile , con tutto ciò che ne consegue e che sono prevalentemente musulmani. Quindi io faccio fatica a capire come possa il Papa, promuovere, favorire, l’islamizzazione demografica dell’Europa.” Così alla platea, fra gli applausi.
Nell’intervista ribadisce il concetto:”sono fortemente perplesso dall’enfasi imposta da Papa Francesco sulla cosiddetta accoglienza, trattandosi , la gran parte dei giovanotti che vengono accolti in Europa, di musulmani. Sono lo strumento umano che accelera l’islamizzazione demografica dell’Europa decadente, di una Europa scristianizzata, di una Europa che non ha più, né la certezza, né l’orgoglio delle proprie radici cristiane.”.
L’ha paragonata all’Impero Romano. E sappiamo la fine che ha fatto.