Inguardabile nel primo tempo quanto brillante, efficace nella ripresa. E’ questo in sintesi il giudizio che si può dare sulla Ternana vista al Tardini nel match contro il forte Parma di Fabio Pecchia che ha dapprima fatto cadere in depressione i 278 tifosi presenti al Tardini, e non solo loro, salvo, poi, farli esultare gioire per i tre gol messi a segno nella ripresa che hanno significato, poi, la vittoria per 3-2, la terza al Tardini con lo stesso punteggio nel corso degli anni.
Restano i dubbi sul primo tempo dei rossoverdi che non sono entrati in partita, che non hanno mai tirato in porta, collezionando una serie incredibile di passaggi sbagliati e di una incapacità nel reggere i ritmi di un Parma che eppure non andava a mille. E non crediamo che siano tutte responsabilità da addossare esclusivamente al modulo perché degli 11 scesi in campo è difficile trovarne uno che si sia espresso su livelli sufficienti. Senza contare, poi, il patatrac combinato in occasione del primo gol. Quello di Del Prato. Lucarelli è stato bravo nel ridisegnare la squadra, nel mandare in campo Agazzi, giocatore di estrema utilità, e, soprattutto nel motivarla nell’intervallo perchè dagli spogliatoi del Tardini è uscito un 11 completamente diverso: non più arrendevole e passivo ma determinato, motivato ed aggressivo, non più rinunciatario come nella prima frazione ma propositivo e determinato a raddrizzare la situazione. Insomma, un’altra Ternana che ha iniziato anche sfoderare la qualità dei suoi elementi, a diminuire gli errori in fase di impostazione e, soprattutto, propensa ad attaccare. E in 45 minuti, anzi in 50 minuti, è riuscita ad annullare per due volte lo svantaggio e, dimostrando nella circostanza grande convinzione nei propri mezzi e capacità di lettura della piega che stava prendendo il match, non si è accontentata del pari andando alla ricerca del colpaccio. E che colpaccio con il gol di Corrado, giovane che sta stupendo per il suo rendimento, al di là del gol partita realizzato. Vittoria, quindi, seppur restano i perchè di quel brutto primo tempo, ma questa analisi è bene lasciarla a Lucarelli e ai suoi collaboratori che ne hanno le competenze piuttosto che azzardare solo ipotesi a chi non vive poi il gruppo dall’interno; a noi piace sottolineare la brillante reazione del secondo tempo di tutta la squadra, giovani inclusi, il buon gioco espresso contro un forte Parma e sottolineare l’importanza della vittoria non solo per la classifica ma anche per il diverso stato d’animo con cui si potrà affrontare la settimana che si concluderà con la disputa del derby.