Anche nel 2022 l’imprenditoria femminile in Umbria registra una sostanziale stabilità. Il numero complessivo della aziende “a guida donna” sembra ormai inchiodato sopra le 23mila unità con un tasso di femminilizzazione del tessuto imprenditoriale al 24% , quasi una su 4, superiore alla media nazionale (22,7%) e al resto delle regioni del Centro (23,9%).
Al III trimestre 2022 le aziende femminili registrate sono 23.537 su un totale di 94.452 il 24% del totale. Negli anni bui della pandemia, le aziende capitanate da donne hanno retto all’impatto. Tra il 2019 (anno pre-pandemia) e il 2021 l’imprenditoria femminile in Italia è cresciuta con 2.569 nuove aziende (+0,1%), in Umbria la stessa fotografia con una sostanziale tenuta (+0,3%) pari a 78 nuove imprese su un totale di 23.533 aziende registrate nel 2021.
Per quanto riguarda le donne che “fanno impresa” (per cui amministratrici, consigliere, presidenti di Cda, direttrici d’azienda, titolari di imprese individuali) al III trimestre 2022 sono 68.262 e guidano aziende che impiegano 52.870 addetti. Le capitane d’impresa avanzano perciò in tre anni (dal 2019 al 20022) di oltre mille unità, sono 1.018 in più rispetto al 2019.
Analizzando le tipologie di incarichi assunti dalle donne, si registra un calo tra il 2019 e il 2021 tra le donne “titolari di imprese individuali” passate dalle 14.737 del 2019 alle 14.456 del 2022 (dato aggiornato al 30 settembre), segno quest’ultimo delle difficoltà che hanno attraversato soprattutto le imprese minori durante il periodo pandemico.
“Sostenere le donne d’impresa, come fanno da tempo le Camere di commercio attraverso i Comitati per l’imprenditorialità femminile, sottolinea il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni, è essenziale per accelerare la ripresa economica. Quest’anno sono arrivati anche i fondi del Pnrr che hanno aumentato di molto la dotazione del Fondo Impresa Donna, un ottimo segnale dunque, nella direzione di crescita di questa componente fondamentale dell’economia”.