Un Presepe è visitabile a Ferentillo, dopo due anni di pandemia, una vera e propria opera d’arte realizzata da Leonardo e Rino Alessi che sono ormai più di venti anni che nella Pieve di Santa Maria realizzano un presepe artistico nel periodo natalizio, un lavoro di progettazione e messa in opera che dura circa sei mesi e viene mostrato ai visitatori, da quest’anno, in modo permanente.
La poesia e la bellezza vera del Natale rischiano di essere oscurate da una violenza di luci che vengono accese alla fine di novembre e lo rimangono fino al 6 gennaio, non per onorare la nascita di Gesù ma per incrementare le vendite e quindi una forma di pubblicità accecante di colori per far comprare e distogliere la nostra fantasia dai veri sentimenti che questa festa dovrebbe evocare. Mons Renato Boccardo, vescovo della diocesi Spoleto-Norcia della quale fa parte Ferentillo, ha detto nell’omelia del giorno di Natale: “La sofferenza, la morte, ma anche la stanchezza, la paura, l’incertezza del futuro e tutto ciò che ci attraversa dentro consegnandoci ad una malinconia di fondo, quasi ci fa rigettare gli aspetti più festosi del Natale. Eppure il Signore viene…” poi ha sottolineato gli aspetti più importanti: “ la fragilità del bambino che nasce in una mangiatoia; la sobrietà, non lasciarsi coinvolgere dalla nervosa agitazione degli acquisti;” il terzo e forse il più importante aspetto: “la crescita del senso di solidarietà – La semplicità del Natale ci indica che la vita acquista significato e sapore quando ci apriamo all’amore…”.
A Ferentillo grazie a Leonardo e Rino si può. La vista del presepe è veramente emozionante e ci aiuta a ritrovare la vera essenza di questa festa.
“All’inizio – ci racconta Alessi – sono state studiate diverse ambientazioni come grotte, paesaggi vari e a mano a mano sono stati introdotti effetti come il ciclo giorno – notte e la caduta della neve. Il cielo stellato è realizzato con fibre ottiche e proiettori, ci sono, poi, ulteriori effetti speciali, quali il cammino all’orizzonte dei Re Magi, con i cammelli. Il presepe è arricchito poi dai personaggi fatti venire per l’occasione da Caltagirone, griffati da artisti locali, con veri costumi dell’epoca.
Il presepe è composto da singole scene come L’ANNUNCIAZIONE, IL CENSIMENTO, LA NATIVITA’, L’ANNUNCIO AI PASTORI, LA FUGA IN EGITTO in modo da formare un unico paesaggio. L’ANNUNCIO AI PASTORI è una delle scene più belle. L’intento, secondo gli ideatori, è quello di trasportare lo spettatore indietro nel tempo e mostrargli dal vivo la nascita di Gesù.
A Leonardo e Rino possiamo dire che sono ben riusciti nell’intento, è un’opera che vale la pena visitare ed è possibile farlo tutto l’anno, l’indirizzo è via Marconi 10 ed è indicato con frecce rosse e cartelli. E’ aperto dalle ore 15 di ogni giorno e nel caso si trovasse chiuso può chiamare il numero 329/169685, per chi è troppo lontano si può anche tramite il sito internet : presepeferentillo.it . Questo presepe ha vinto nel 2003, la 10^ edizione del premio Presepistico nazionale “Praesepium Italie” indetto dal Centro Internazionale Storici e Presepisti Geraci Siculo, quale miglior presepe multiscenico-animato d’Italia.