Pagine di un diario delineate con accenti lirici e al tempo stesso tragici. È la mostra che raccoglie sessant’anni d’arte di Giampiero Nucciarelli, allestita a Palazzo di Primavera a Terni a cura di Francesco Santaniello e Franco Profili.
Il linguaggio pittorico di Giampiero Nucciarelli è reso con tratti essenziali e nitidi, deciso gusto tonale e un’atmosfera di alienazione che sembra fermare sulla tela la struttura di un tempo infinito e indefinito. Figure deformate di forte impatto visivo-emotivo, un’umanità variegata ma accomunata da una sorta di angoscia esistenziale. La continua ricerca estetica lo porta poi a “sintetizzare” queste immagini, a creare atmosfere più rarefatte e cupe rese con toni quasi monocromatici. Successivamente sembra giungere ad una frantumazione delle immagini per simboleggiare e denunciare le tragedie e le violenze di oggi, mentre progressivamente il colore si attenua per arrivare alla sintesi cromatica intesa come incisiva forza espressiva.
“Un’antologica ed un catalogo che abbiano il compito di documentare sessant’anni di lavoro di un’artista sono cose difficili da costruire – sostiene Franco Profili – perché l’arco di tempo da provare a leggere e raccontare è così lungo da imporci umiltà e determinazioni se non superiori almeno eguali a quelle del nostro protagonista”.
“Giampiero Nucciarelli, sin dagli esordi della sua pluridecennale attività, scrive lo storico e critico d’arte Francesco Santaniello, rifuggendo l’accademico descrittivismo didascalico-aneddotico, cerca di “intrappolare la realtà” destrutturandone ogni riferimento per farne emergere l’essenza. Nel corso del suo iter creativo ha costantemente sondato le differenti realtà umane proponendo un’icastica introspezione esistenziale. Il suo principale fronte d’indagine, infatti, è stato ed è tuttora la perturbante condizione dell’Essere contemporaneo. Alternando figurazione e astrazione, continua Santaniello, Giampiero Nucciarelli ha condotto negli anni una rigorosa ricerca artistica, di cui questa mostra dal carattere antologico allestita presso il Palazzo di Primavera a Terni è una chiara e preziosa testimonianza. La sintassi di tale ricerca è stata declinata dall’artista di volta in volta attraverso un personale e peculiare linguaggio basato, in primis, sull’uso espressionistico del colore e sul pennelleggiare rapido e graffiante. Nei suoi dipinti ha visualizzato i moti dell’Essere; ha veicolato messaggi di denuncia sociale e di forte impegno civile, conclude Santaniello, invitando il distratto ed edonistico pubblico dell’arte alla presa di coscienza su diverse questioni di cogente attualità”.
La mostra di Giampiero Nucciarelli, opere 1959 – 2018, a Palazzo di Primavera sarà aperta al pubblico fino al 13 gennaio dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.