Ora si trova in carcere, a Vocabolo Sabbione: il giovane ghanese, però per arrivare dietro le sbarre, le aveva combinate di tutti i colori a Narni. Solo un paio di giorni fa, un paio di volte , si era portato in Comune ed aveva quasi occupato la sede municipale. Ed ecco che i Carabinieri Albornoziani sono intervenuti per riportare l’ordine. Poi era andato a Villa Renata, una struttura protetta, dove aveva vissuto per anni, ed aveva preteso di mangiare e dormire. Ed anche lì sono intervenuti gli Albornoziani, per ridare un senso di normalità. Perché a Villa Renata? L’immigrato era stato oggetto di un programma di inserimento proprio in quella struttura, intervento durato venti mesi al termine del quale non aveva dato segni di essere pronto per il suo inserimento, nonostante avesse avuto occasioni importanti. E così in Prefettura avevano interrotto l’intervento di sostegno. Il giovane da quel momento, non avendo dove mangiare e nemmeno dove dormire, si è messo alla ricerca di facili soluzioni. Alla fine, è entrato nella caserma dei Carabinieri in Via Vittorio Emanuele, a Narni, dove ha dato in escandescenze. I militari si sono sacrificati per immobilizzarlo, senza usare una violenza gratuita. Questa però l’ha usata il giovane e la colluttazione ha determinato danni ed infortuni ai militari. Tre di loro sono andati al Pronto soccorso, una volta assicurato il giovane alle patrie galere. Prima in Pronto soccorso e poi in malattia. Il risultato è che la caserma narnese ora lavora a regime ridotto, in attesa di reintegro dei militari infortunati.