“A tutti gli amministratori umbri chiediamo più concretezza e meno disattenzione verso il mondo dei pensionati “.
“Partiti con la consapevolezza e la volontà di ritagliarci uno spazio nel mondo dei pensionati, oggi possiamo dire – spiega il coordinatore dell’Umbria Pier Francesco Quaglietti – di aver prodotto buoni risultati. L’attenzione della Federazione Italiana Pensionati Attività Commerciali della Confesercenti anche nella nostra Regione è rivolta alle difficoltà che ogni giorno affrontano i pensionati con i redditi più bassi, ma non solo. Il costo della vita, e quindi delle tariffe dei servizi di prima necessità, i ritardi ormai quasi cronici della sanità con le liste di attesa, la riduzione dei trasporti pubblici, la necessità di prevedere una fascia di esenzione delle addizionali regionali sono temi che FIPAC Confesercenti ha più volte evidenziato e sui quali ci stiamo confrontando con varie realtà.
La nostra azione non dimentica nemmeno il mondo delle persone non autosufficienti, le più penalizzate, le più deboli e le più esposte all’isolamento e alla non inclusione sociale. Non è accettabile quell’emarginazione anche di chi per motivi vari e gravi non può più uscire dalla propria abitazione e soffre fisicamente e moralmente”.
Per questo con Sergio Giardinieri responsabile FIPAC Terni e ufficio studi FIPAC Umbria, “valuteremo i bilanci delle più importanti città della nostra Regione per capire quanti fondi pubblici vengono destinati a iniziative sociali per il mondo dei pensionati e dei soggetti non autosufficienti”.
“Ci preme ribadire ancora una volta che i Comuni – sottolinea Pier Francesco Quaglietti – potrebbero ridurre qualche evento ludico proprio per incrementare certe iniziative sociali. Questa proposta scaturisce dal fatto che in determinate zone, anche dell’Umbria, il mondo del volontariato non riesce più per motivi economici a garantire certi momenti di serenità a quelle realtà a cui pure FIPAC Confesercenti si rivolge. La pandemia inoltre è stata una tempesta per tutti, ma in particolare per gli anziani è stata più dura spesso isolandoli per periodi lunghissimi nelle RSA o nelle proprie abitazioni. Ecco che la FIPAC Confesercenti Umbria, cercando di esaminare tutti gli aspetti, porterà a termine nei prossimi mesi una ricognizione proprio sulle RSA presenti nei territori per valutare i servizi e i costi, dato l’incremento di questi ultimi.
Fipac Confesercenti Umbria – conclude il coordinatore regionale – continuerà a chiedere di aumentare la detrazione dei costi delle collaboratrici domestiche e delle colf, magari introducendo una fascia di esenzione reddituale nell’applicazione dell’addizionale regionale. Insomma: se si vuole veramente considerare la “terza età “ ci si ricordi sempre delle loro quotidiane necessità”.