Sono passate le elezioni amministrative a Narni e torna all’attenzione il problema della sanità in complessivo e dell’ospedale comprensoriale di Narni – Amelia che dovrebbe vedere l’avvio alla fine dell’anno, anche se non viene specificato, da un trentennio, quale sia l’anno di riferimento.
L’attenzione della città s’è spostata sul vecchio ospedale che è sembrato per un momento sull’orlo di una imminente chiusura. E invece le promesse della politica regionale, anche sulla spinta delle proteste di qualche consigliere come Marco Mercuri che ha attuato anche uno sciopero della fame, sono state poi mantenute: l’Ospedale di Narni sembra andare incontro ad una nuova vita. Partendo dai miglioramenti strutturali come la portineria. Parla l’assessore regionale Luca Barberini.
“L’ospedale di Narni, come quello di Amelia, in attesa della costruzione del nuovo presidio unico, ha subito un restyling importante negli ultimi 4 anni. Dopo la chiusura del punto nascita, è stata riconnotata la vocazione della struttura ospedaliera, con un miglioramento organizzativo e una qualificazione dei servizi. Sono stati eseguiti, o in corso di realizzazione, significativi investimenti strutturali: ristrutturazione dell’area della direzione sanitaria e amministrativa e del pronto soccorso, nuova struttura di endoscopia digestiva, sostituzione delle porte nel reparto di ortopedia, climatizzazione dei piani di degenza, lavori per il piano anticendio e per l’unità di raccolta sangue. Realizzati anche importanti investimenti tecnologici, ad esempio: dotazione completa tecnologie endoscopiche; tecnologia per emergenza (defibrillatori, saturimetri, carrelli emergenza anche per i reparti, ECG, nuova ambulanza); acquisti di letti sanitari, armadi, barelle e poltrone per alcuni reparti e di attrezzature per sala operatoria; nuove attrezzature laparoscopiche per ortopedia e ginecologia; attivazione della radiologia digitale, cartella clinica informatizzata, tele cardiologia.
Per integrare completamente l’Ospedale di Narni con quello di Terni, per farlo diventare il punto di chirurgia programmata, la strada è ancora lunga?
Siamo a buon punto: l’Azienda Usl Umbria 2 e l’Azienda Ospedaliera di Terni hanno già sottoscritto una convenzione con l’Università di Perugia e l’Azienda Ospedaliera di Terni per le attività di chirurgia urologica (a regime dall’estate 2016 con un accesso settimanale) e della parete addominale e flebologica, in fase di attivazione. È stato inoltre avviato protocollo di integrazione per l’appropriatezza clinica e organizzativa da realizzare nel biennio 2016-2017, con gruppi di lavoro tecnici che si confronteranno per facilitare l’intesa e realizzare sinergie specifiche fra i due ospedali.
Si era parlato anche di una presenza dell’Università di Perugia a Narni per la specializzazione dei medici dediti alle operazioni programmabili.
La convenzione tra l’Università di Perugia e l’Azienda Ospedaliera di Terni prevede l’avvio di attività formativo-didattiche, a cura dell’Ateneo, riguardanti le attività integrate e i relativi modelli organizzativi, coinvolgendo quindi anche il presidio di Narni. L’Università dovrà comunicare l’iter di attivazione, che prevede procedure autorizzative anche del MIUR.
Sono state effettuate le assunzioni che mancavano e che aveva determinato l’idea di un depauperamento dell’ospedale narnese?
Il reperimento delle risorse umane è in linea con quanto previsto per le strutture presenti a Narni. C’è stata qualche difficoltà nella tempistica, cosa che peraltro accade in tutte le strutture aziendali ospedaliere e territoriali in un momento caratterizzato da difficoltà di reclutamento di molte professionalità mediche. In ogni caso, in endoscopia digestiva è stato sostituito l’endoscopista in pensione, sono arrivati due ginecologi per altrettanti posti vacanti, per la chirurgia generale è stato sostituito un chirurgo trasferito, per il primo soccorso e 118 c’è stato l’aumento di un medico per tutto il pool Terni-Narni-Amelia (attualmente il numero è adeguato) e l’infermierizzazione di tutte le postazioni periferiche del 118, cosa mai avuta nella ex Asl 4, per l’anestesiologia sono stati sostituiti due trasferimenti e dovrà essere sostituita una recente assenza, per la medicina generale e l’ortopedia è stata prevista un’altra unità medica in fase di reclutamento. È inoltre in fase di assegnazione personale amministrativo (una unità) e personale medico (una unità in condivisione con il Distretto) a supporto della direzione ospedaliera. Per quanto riguarda il comparto sanitario sono in corso le procedure di reclutamento degli infermieri, mentre per il comparto tecnico è in fase di ultimazione il concorso di Oss. È infine prevista a breve l’istituzione della figura del tecnico informatico di presidio/distretto.
La nuova organizzazione del lavoro è esportabile anche nella nuova struttura?
Quanto si sta facendo, in termini di adeguamento degli standard di qualità organizzativi e tecnologici nell’attuale ospedale, è stato pensato proprio nel continuum del passaggio dal vecchio al nuovo. La strategia pensata è proprio quella dell’integrazione e sinergia, fin da ora, fra l’ospedale di Narni e quello Amelia, che in gran parte già operano con servizi unici o unificati sotto la stessa direzione gestionale, in relazione stretta con l’Ospedale di Terni.
A proposto della nuova struttura: vi sono tempi certi per i primi adempimenti?
Stiamo rispettando tempi e impegni sia per gestire la fase transitoria sia per la realizzazione della nuova struttura, che avrà l’obiettivo di migliorare la qualità delle risposte ai bisogni di salute dei cittadini di questa parte dell’Umbria. Il progetto definitivo è stato consegnato dal progettista, il nuovo accordo di programma è in visione da 22 marzo a Regione, Provincia e Comuni, l’approvazione della delibera con il progetto definitivo avverrà nei prossimi giorni l’invio dell’accordo alle amministrazioni per la firma digitale è stato appena deliberato. Quindi ci sarà la fase della conservazione legale per la pubblica utilità, subito dopo il comune di Narni procederà con le attività di esproprio.