La stagione 23/24 del teatro comunale Giuseppe Manini di Narni ospita una storia meravigliosa, commovente e appassionata: Lella Costa ed Elia Schilton sono gli interpreti dello spettacolo “Le nostre anime di notte”, tratto dal romanzo di Kent Haruf, tra i grandi protagonisti della letteratura americana contemporanea.
In scena sabato 17 febbraio alle ore 21.
“Un romanzo straordinario, di quelli che si incidono nell’anima e le regalano sollievo e fiducia – spiega
la regista Serena Sinigaglia nelle sue note – una storia lieve, sussurrata nella notte. Niente urla, niente violenza, niente arroganza. Non si sgomita qui per affermare il proprio diritto ad esistere, tutto qui è in punta di piedi, delicato, mite. Un vero balsamo per chi si sente stritolato da questo mondo strillone e brutale. Lella Costa è Addie, Elia Schilton Louis. Due attori magnifici che possono incarnare la dolcezza, la poesia di questa storia con la luce e il garbo che richiede. Noi spettatori saremo con loro, ascolteremo le loro conversazioni, avremo il privilegio di vedere compiersi di fronte ai nostri occhi l’unione delle loro anime”.
Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante. Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.
Lo spettacolo Le nostre anime di notte sostituisce La divina Sarah, annullato per motivi legati alla compagnia.