Non saranno necessarie le barricate evocate da Thomas De Luca che ipotizzava, nei giorni scorsi, un Capodanno a Palazzo Spada per la giunta e i consiglieri comunali.
” Oggi – ha detto il consigliere 5 Stelle – si è avuto uno stop alla privatizzazione di Asm. L’emendamento approvato pone fine definitivamente al chiacchiericcio in merito alla cessione delle quote, in una prospettiva di ripubblicizzazione dei servizi pubblici: acqua, rifiuti e infrastrutture strategiche devono ritornare nelle mani dei ternani. Ora il consiglio comunale deve aprire una discussione sulle prospettive future ma partendo da partnership con le altre società umbre pubbliche al 100%, i comuni e gli enti della Provincia di Terni”.
Infatti, il consiglio comunale ha approvato (con la sola astensione di Alessandro Gentiletti, Senso Civico) la revisione straordinaria delle società partecipate dell’Ente. Asm pubblica e il rinvio della cessione delle quote di Umbria Energy sono state definite in maniera chiara da due emendamenti che sono stati sottoscritti da tutte le forze politiche.
Per quel che concerne Farmacia Terni, per cui si ipotizzava la privatizzazione “per la quale era prevista una cessione del 90% delle quote sociali, la procedura non è stata avviata in quanto l’Amministrazione, ritenendo che l’attività svolta dalla società è una attività che il Servizio Sanitario Nazionale attribuisce all’Ente Pubblico, preferisce esercitare un servizio pubblico attribuito dal legislatore”.
Relativamente alle Società, Usi S.p.A., A.T.C. S.p.A , A.T.C. S.p.A Servizi e A.T.C. S.p.A. parcheggi, sono tutte società per le quali sono state avviate le procedure di messa in liquidazione, la conclusione delle quali non è stata ancora raggiunta scontando ritardi a causa delle circostanze legate al dissesto dell’Ente, dichiarato dal Commissario Straordinario a Marzo, stato in cui versa a tutt’oggi. Per le società in liquidazione, ad eccezione di USI, l’Amministrazione dovrà sollecitare il liquidatore affinché predisponga un programma di liquidazione che preveda il temine ultimo di chiusura delle procedure e l’adozione di quelle concorsuali.
Positivo il giudizio di Leonardo Bordoni, Presidente della terza commissione consiliare:”È giusto – ha detto Bordoni – che ogni decisione sulle partecipate, che costituiscono patrimonio dei cittadini ternani, sia sempre il più possibile condivisa. Il clima creato ed il lavoro fatto in commissione sono stati fondamentali per operare in modo corale e produttivo. La lega ha dimostrato in questo, come in altri casi, senso di responsabilità e capacità operativa”.
Secondo Michele Rossi, Terni Civica:”sulle aziende partecipate maggioranza e minoranza hanno saputo confrontarsi con grande senso di responsabilità nel solo interesse superiore della città. Ed e’ questa la migliore risposta rassicurante alla città e anche alle paure dei lavoratori, alcuni dei quali erano presenti inaula ad assistere alla seduta.
Con gli emendamenti scritti insieme (tutti i capogruppo) che integrano il testo deliberativo non solo si rafforza il valore e il ruolo decisivo del Consiglio riguardo ogni possibile operazione tesa a cambiare l’asset delle partecipate, ma – conclude Rossi – si intende mantenere del 100% la proprietà pubblica di ASM Terni s.p.a dando poi mandato alla Giunta di operare anche alla ricerca di possibili partnership con altre società in house providing del territorio”.
Alessandro Gentiletti ha così motivato la sua astensione:“riconosco il lavoro svolto dal consiglio che va in una direzione di rafforzare in maniera chiara ed inequivocabile il ruolo pubblico delle nostre partecipate. Ho votato pertanto a favore degli emendamenti – sottolinea Gentiletti – mentre mi sono astenuto sul voto finale per rimarcare la non condivisione delle tempistiche adottate che non hanno reso possibile una reale condivisione con la comunità ternana. L’impianto politico complessivo dei piani di razionalizzazione non mi vede pienamente convinto perché incapace di marcare una discontinuità con il passato e non puntuale in merito alla rilevanza delle maestranze”.