L’ex terrorista di estrema destra dei NAR (Nuclei Armati Rinvoluzionari) , Gilberto Cavallini, 64 anni, detenuto a Terni, è nuovamente indagato per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 , strage in cui persero la vita 85 persone. Fra loro anche Sergio Secci, di Terni.
Per Cavallini la Procura di Bologna ipotizza l’accusa di concorso poiché avrebbe fornito i covi per la latitanza in Veneto, a Villorba di Treviso, ai responsabili materiali della strage e perché avrebbe partecipato alla preparazione della strage stessa.
Per la strage alla stazione di Bologna sono stati condannati all’ergastolo, Francesca Mambro, Valerio Fioravanti mentre Luigi Ciavardini, all’epoca minorenne, fu condannato a 30 anni di reclusione.
Quanto a Cavallini sta scontando a Terni la condanna all’ergastolo perché autore di numerosi omicidi, anche di criminalità comune. La vittima eccellente fu il giudice Mario Amato, sostituto procuratore a Roma, assassinato il 23 giugno 1980.
C’è da aggiungere che, Cavallini, avendo scontato oltre 30 anni di carcere, gode dei benefici di legge. E’ in regime di semilibertà e tutti i giorni esce dal carcere per andare a lavorare, sempre a Terni.