“Sono presenti 573 detenuti circa a fronte di una capienza regolamentare di n. 422 con tollerabilità a n.660. I detenuti presenti nella Casa circondariale di Terni appartengono a diversi circuiti penitenziari: 41bis, As2, As3 e comuni con un cospicuo numero appartenenti al circuito riprovazione sociale.
Ciò premesso il reparto media sicurezza è suddiviso in quattro sezioni detentive: ex art. 32 DPR 230/00, a trattamento intensificato e reparto con Protetti e riprovazione sociale. Inoltre è presente un settore con un lato isolamento giudiziario, sanitario, disciplinare e precauzionale e uno con l’attesa per l’ubicazione nelle sezioni ordinarie. In ciascuna delle sezioni media sicurezza, sono presenti n.17 camere detentive, di cui n.16 a quattro posti letto ed una con due posti letto riservata ai disabili. Le sezioni in cui possono essere allocati i detenuti a regime comune sono soltanto due, con una capienza massima tollerabile di n.66 soggetti. Attualmente nei predetti reparti sono presenti rispettivamente quasi il doppio dei presenti.
L’istituto di Terni è una casa circondariale e dovrebbe disporre di posti disponibili per ricevere nuovi giunti dalla libertà condotti dalle forze di polizia in esecuzione di arresti in flagranza e/o in esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere”.
Alla luce di quanto sopra i sindacati Sappe, Sippe-Sinappe e Cisl hanno già chiesto ai superiori uffici, ciascuno per quanto di competenza, “di valutare il blocco delle assegnazioni e lo sfollamento dei detenuti ex art.32 DPR 230/00 e un intervento immediato per adeguare l’organico presente. Il Carcere di Terni è una polveriera, sovraffollamento e mancanza di personale con una grande sofferenza sia per il ruolo Agenti/Assistenti che per il ruolo Ispettori. A breve sarà prevista la richiesta di interpelli straordinari per sopperire alla cronica carenza organica e ai distacchi indiscriminati da parte del Dap”.