Indicatori con il segno più, per l’economia ternana, che vede consolidare la ripresa, seppure con numeri deboli e contrastanti, già iniziata nel 2015. A dirlo è il rapporto semestrale dell’Osservatorio provinciale istituito dalla
Prefettura di Terni, aggiornato al 30 giugno 2016 e disponibile online. Secondo il documento – al quale partecipano Istat, Regione Umbria, Camera di Commercio, Inps e Direzione Territoriale del
Lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia, nei primi sei mesi dello scorso anno sono aumentate, anche se in maniera contenuta (+0,6% rispetto allo stesso periodo del 2015), le imprese attive iscritte ai registri camerali, in particolare nel settore dei servizi, mentre sono ancora in calo nel manifatturiero e nelle costruzioni. Nel commercio con l’estero, il primo semestre del 2016 segna una lieve ripresa delle esportazioni (+1,5%) ed una sensibile diminuzione delle importazioni (-17,3%). Molto incerti sono definiti i segnali del mercato del lavoro, con una diminuzione delle forze di lavoro (-4,3%) – che riguarda sia gli occupati sia le persone in cerca di occupazione – e un aumento degli inattivi (+5,4%). Il dato negativo viene confermato dalla flessione negli avviamenti attivati presso i Centri per l’impiego (-12,1%), che interessa sia i lavoratori italiani sia, in misura maggiore, quelli stranieri. Diminuiscono, invece, di oltre il 50%, le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate, soprattutto per quanto concerne la cassa in deroga, ma anche, in forma minore, per quelle attinenti alla cassa straordinaria, mentre continuano a crescere i finanziamenti a favore delle imprese e delle famiglie (+1,1%). Indicazioni positive, inoltre, anche dal settore turistico, caratterizzato da una ripresa degli arrivi e delle presenze negli esercizi ricettivi, soprattutto dei clienti italiani.