“L’autorizzazione per l’inceneritore TerniBiomassa non e’ affatto dovuta e scontata, ma ci sono tutti i presupposti per una valutazione approfondita, ponderata, che anteponga il tema ambientale a quello meramente impiantistico”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Terni, Emilio Giacchetti, il giorno dopo la Conferenza dei servizi convocata per decidere se concedere, o meno, l’Autorizzazione integrata ambientale all’impianto, che brucia pulper di cartiera.
La riunione e’ stata rinviata a febbraio dopo il parere negativo presentato dall’Asl 2 che, secondo Giacchetti, “sostanzia e certifica, sul versante scientifico, l’impostazione del Comune del principio di cautela, della relazione tra emissioni e ambiente nel quale vanno a gravare”.
Giacchetti giudica il parere dell’azienda sanitaria “articolato e approfondito”, che prende in considerazione la caratterizzazione del rischio, l’approccio tossicologico, e quello epimediologico, supportato da una bibliografia internazionale e da linee guida e metodologie utilizzate in varie realta’ italiane. La presa di posizione di Comune e Asl, aggiunge l’assessore ternano, “si inserisce in maniera inedita nel dibattito istituzionale e politico, che apre una nuova frontiera: la correlazione tra impianto produttivo e ambiente nel quale e’ collocato, deve valere per tutti gli impianti di incenerimento al vaglio delle nuove autorizzazioni. Ogni impianto – conclude Giacchetti – va valutato per gli effetti in un determinato contesto e nel caso del contesto ambientale di Terni, occorre tenere presente l’oggettiva situazione di stress inquinante gia’ presente”.