Torna l’appuntamento annuale con La Serpara, il giardino di sculture fondato dall’artista svizzero Paul Wiedmer nel 1997 nella valle del Rio Chiaro a Civitella d’Agliano, tra i caselli A1 di Orvieto e Attigliano.
Due giornate di arte contemporanea, musica dal vivo, Talk e performance sonore, in un luogo unico che fonde arte e natura. Nel giardino verrà inaugurata l’opera “Regolo” diCristiano Carotti, un’installazione ambientale praticabile il cui titolo rimanda a una leggenda nata in epoca romana e tipica di queste zone collinari del centro Italia: quella del serpente Regolo.
Si tratta di un animale fantastico e il nome ha il significato letterale di “piccolo re”, che Carotti ha pensato di rappresentare come fosse allo stesso tempo anche un Ourobòros, un serpente che si morde la coda, rifacendosi a un’etimologia ermetica medio-orientale legata alla tradizione alchimistica che farebbe risalire anche la parola Ourobòros alla figura di un “re serpente”.
Nella linearità del rettile che si trasforma in cerchio, il Regolo di Carotti diventa esso stesso il fautore della propria trasformazione, in un rimbalzo continuo tra unità e infinità, morte e rinascita, in cui il potere che divora e rigenera sé stesso trascende la violenza in meraviglia.
Come spesso accade nel suo lavoro Carotti fa coesistere la dimensione esoterica con quella essoterica, veicolando il significato nascosto dell’opera attraverso l’uso di materiali industriali “duri” e “forti”, solo all’apparenza fuori contesto. In questo caso, la struttura interna della grande scultura che rappresenta il Regolo-Ourobòros è stata realizzata in acciaio inox presso un’officina meccanica di Terni, sotto la supervisione tecnica del mastro ferraio Marco Di Giovanni e la direzione di produzione di Graziano Carotti. Mentre la parte esterna è costituita da un assemblaggio di paracera colorati, di alto valore storico, provenienti dalla collezione di due importanti artigiani del vetro che li hanno donati all’artista per la realizzazione dell’opera.
La durezza dei materiali utilizzati si scontra, in un gioco di contrapposizioni cangiante e attraente, non solo con il significato nascosto dell’opera ma anche con la delicatezza della fruizione per cui è stata realizzata. Infatti, la scultura è pensata come una soglia da attraversare per raggiungere una postazione di meditazione su una pietra piatta, emergente dal fiume Rio Chiaro, raggiungibile attraverso una passerella in alluminio che parte dalla riva, tra i bambù.
Ingresso gratuito all’evento che è promosso dall’associazione culturale La Serpara, affiliata Arci. È possibile sostenere il progetto tramite tesseramento o libera offerta.
PROGRAMMA
SABATO 7 GIUGNO
16:00 – The Wolf Gang | Jazz Quartet
18:00 – Inaugurazione dell’opera “Regolo” di Cristiano Carotti, introduzione di Simone Zacchini e Marco Trulli
19:30 – Rotadefero | Industrial Noise Performance
22:00 – A Zonzo | Swing & Italian Ballads
23:30 – Camatique | DJ Set
DOMENICA 8 GIUGNO
16:00 – The Wolf Gang | Jazz Quartet
18:00 – Federico Nardella – Hissed Syntax | Organ Sound-Performance
Cristiano Carotti Regolo 2025, acciaio inox, alluminio, vetro