Il Consiglio Comunale di Narni si è preso un altro mese per decidere quale debba essere il futuro dei dipendenti all’Asit se essere avviato verso un’azienda comunale speciale oppure in direzione delle cooperative, che sono le uniche al momento che hanno mostrato un interesse per entrare in società, così come vuole la legge. Due soluzioni che sono, manco a dirlo, sponsorizzate, la prima dalla minoranza, e la seconda dalla maggioranza, che ha fatto quasi un blocco, concedendo un mese di tempo, che sembra quasi un rinvio tattico. A sentire esponenti della maggioranza la decisione di passare i dipendenti alle cooperative è quasi presa. I lavoratori non contestano in sè il discorso delle coop ma la situazione di quelle ternane è al momento a dir poco complicata e loro non vorrebbero entrarci. Insomma alla fine del Consiglio i ventiquattro dipendenti avevano il volto scuro di chi vede compromesso quasi quindici anni di lavoro, che sino ad ora era stato esattamente eguale a quello dei loro colleghi più fortunati del comune. Un caso intricato anche dal fatto che l’Asit accumula sempre delle perdite di bilancio che il Consiglio Comunale è poi costretto a ripianare. “Prima si chiude e prima si risparmia” ha detto chi se ne intende di conti. Rimane il non trascurabile “problema” dei dipendenti. Ma anche quello di probabili ricorsi contro chi li ha mantenuti fuori della porta del pubblico impiego nonostante fossero davvero, e lo sono anche adesso, “impiegati pubblici”.