“Ribadisco in questa sala, in questo consesso, cose che ho detto in comunicati e dichiarazioni a partire dal giorno in cui ho riferito in consiglio comunale sull’azione della magistratura del 17 novembre, chiarendo pubblicamente quali erano le questioni in gioco e quali erano stati i miei comportamenti e le mie decisioni anche se i consiglieri della opposizione hanno scelto un altro tipo di atteggiamento. Non mi è stato recapitato, ad oggi, alcun atto da parte dei magistrati”.
Lo ha affermato il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, rispondendo a una interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che chiedeva un aggiornamento generale sul suo status giudiziario.
“Dico qualcosa di più – ha aggiunto Di Girolamo – poiché ho visto che sono stati pubblicati impropriamente su alcuni organi di stampa dei documenti inerenti l’indagine in corso , a tutela delle stesse indagini e del lavoro degli inquirenti, perché il mio interesse e quello di tutta l’amministrazione che guido è quello che sia fatta piena luce e nei tempi più rapidi possibili sui fatti in oggetto – ho ritenuto necessario presentare una formale denuncia per violazione dell’articolo 684 del codice penale affinché si faccia piena luce sulla pubblicazione di stralci inerenti atti su cui sono in corso indagini che sono pertanto, secondo gli articoli 114 e 329 del codice di procedura penale, coperti da segreto istruttorio. Anche perché – ha aggiunto Di Girolamo – ritengo ne sia stato fatto un uso strumentale che ne configura anche una possibile valenza diffamatoria.
Per quanto attiene alle altre questioni – ha affermato il sindaco – per il percolato siamo stati convocati di nuovo l’8 febbraio davanti al giudice per le udienze preliminari per una valutazione dello stesso sulle decisioni da assumere. Si tratta , dunque, di un percorso in atto, di cui si valuterà quali saranno gli esiti “.
“Questa è la situazione – ha concluso il sindaco – che è già stata detta e che questa sera non posso far altro che ribadire”.