L’Italia del fioretto maschile è campione del mondo, ed è il 25° oro iridato nella specialità, dalla prima volta, Napoli 1929.
Il quartetto composto da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi, dopo il debutto vittorioso di ieri contro la Croazia (45-30), oggi ha superato per 45-20 Singapore negli ottavi , ha dominato anche il quarto di finale contro la Polonia, sconfitta con il punteggio di 45-36.
In semifinale, un’altra prova di forza per i fiorettisti guidati dal CT Simone Vanni, che hanno battuto 45-30 la Francia, nella stessa sfida che un mese fa era valsa l’oro all’Europeo di Genova e che oggi ha consegnato all’Italia il pass per la finale contro gli Stati Uniti. Un match di alti e bassi quello conclusivo con grandissime emozioni che ha visto gli azzurri primeggiare per 43-42 contro gli americani e regalarsi il titolo di campioni del mondo, a poco più di un mese dall’oro Europeo di Genova.
Tra i protagonisti del trionfo c’è sicuramente Alessio Foconi, veterano della squadra, che ha avuto un ruolo chiave soprattutto nelle fasi iniziali della competizione. Il ternano, reduce da un tredicesimo posto nella prova individuale, ha trovato nel lavoro di squadra la strada per il riscatto. Lo aveva già fatto intuire in un post pubblicato sui social dopo l’eliminazione:
“Ho perso 15-14 un assalto difficile. L’ultima botta era mia ma non si è accesa. Nella scherma capita anche questo. Peccato, perché avevo delle belle sensazioni e mi sentivo una bomba fisicamente. Me rode? Da morì! Venerdì si riparte: sono carico per la gara a squadre e per la prossima stagione! Daje!”
Parole profetiche. Foconi ha risposto sul campo con la grinta del campione, contribuendo in modo determinante alla cavalcata dell’Italia.