C’erano anche pneumatici di grandi dimensioni tra i tanti rifiuti raccolti durante la “Giornata ecologica-ripuliamo la Valserra” che pochi giorni fa, come ogni anno ha impegnato decine di volontari che hanno lavorato ore per rimuovere televisori, congelatori, lavastoviglie, gomme di veicoli, scarti edili, bottiglie di vetro, rifiuti derivanti dallo svuotamento di cantine e molto altro materiale, frutto dell’inciviltà.
L’ottava edizione ha avuto come sempre l’obiettivo di contrastare l’abbandono dei rifiuti in Valserra, “una valle – dicono gli organizzatori della Giornata – attraversata dal torrente Serra, da cui prende il nome, che si divide fra Terni, Acquasparta e Spoleto. Un’area di straordinaria ricchezza ambientale, paesaggistica e storica, ma ancora troppo poco conosciuta e valorizzata. Purtroppo, la sua posizione isolata e la bassa densità abitativa la rendono un bersaglio frequente per l’abbandono indiscriminato di rifiuti”.
Numerose le associazioni del territorio coinvolte, tra cui la Proloco Valserra, Mi Rifiuto, il Cai sezione Terni e la Pro Natura Terni. La giornata è iniziata alle ore 8 dalle ex scuole elementari di Giuncano Scalo con un breve briefing e la suddivisione dei gruppi operativi.
Le operazioni di pulizia hanno coinvolto i centri abitati della Valserra, le strade comunali di accesso ad essi e la Strada provinciale 67. Alla fine delle operazioni, intorno alle 13, i volontari e i partecipanti hanno condiviso un pranzo offerto dalla Proloco Valserra. Durante questa edizione, spiegano gli organizzatori, per la prima volta, l’intervento ha incluso anche la parte di valle nel comune di Spoleto.
“Un ringraziamento speciale ai volontari e all’assessora Agnese Protasi del Comune di Spoleto – dice Simone Marcelloni che ha coordinato le operazioni – la cui presenza sul campo ha rappresentato un importante segnale di vicinanza concreta da parte delle istituzioni. Purtroppo anche quest’anno abbiamo raccolto rifiuti di ogni tipo. È stato triste constatare che negli anni si è passati dal raccogliere televisori a tubo catodico a televisori a schermo piatto a dimostrazione che l’abbandono continua, cambia forma, ma non scompare. E se da una parte ci sono persone che dedicano tempo e fatica per pulire, dall’altra c’è ancora chi agisce con inciviltà. Per invertire la rotta – conclude Marcelloni – c’è bisogno di un impegno condiviso. Il vero obiettivo è il non aver più bisogno di dover organizzare queste giornate”.