Vasta attività di controllo, nei mesi di luglio-settembre, del Personale del Corpo Forestale in aree industriali della regione per contrastare le inadempienze e le irregolarità ambientali, in particolare relativamente alla gestione dei rifiuti pericolosi e non ed al loro corretto smaltimento.
I controlli hanno riguardato in particolare aziende operanti in attività che danno luogo a produzione di rifiuti speciali anche pericolosi, principalmente nel settori meccanico, autofficine, carpenterie, produzione di materie plastiche, galvanizzazione . Sono state controllate complessivamente 164 aziende, sia industriali che artigianali, rilevati illeciti penali che hanno determinato la redazione di 11 comunicazioni di notizia di reato con deferimento di dodici persone, inoltre sono state elevate trentotto sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 67.000 euro. Oltre alla irregolare gestione dei rifiuti sono state accertate, in due casi, irregolarità inerenti lo scarico di acque reflue inquinanti senza autorizzazione. In provincia di Terni sono stati 58 i controlli effettuati, in particolare nel comprensorio ternano ed amerino, in alcuni casi in collaborazione con A.R.P.A. Umbria Sezione Territoriale Sud. A seguito di illeciti penali accertati sono stati deferiti i titolari di quattro aziende, di cui due operanti nel capoluogo, a Maratta. Presso una ditta che recupera rifiuti speciali ed urbani gli illeciti hanno riguardato il deposito incontrollato dei rifiuti ed inosservanze alle prescrizioni autorizzative. Nell’altro caso nella stessa area, è stato contestato lo smaltimento illecito di rifiuti mediante incenerimento ed il deposito incontrollato di rifiuti. Gli altri reati accertati hanno portato all’applicazione di ulteriori due comunicazioni di notizia di reato a carico di due indagati, uno per deposito incontrollato di rifiuti nell’amerino, l’altro nel ternano per illecito scarico di acque reflue industriali ed un sequestro penale di materiali ferrosi misti.
Le sanzioni amministrative elevate per un importo di 26.734,00 euro complessivi hanno riguardato essenzialmente violazioni agli obblighi di compilazione dei registri di carico scarico dei rifiuti, mancata comunicazione annuale dei dati, in un caso l’omessa consegna a centri di rottamazione autorizzati di veicoli a motore fuori uso.
In provincia di Perugia sono stati effettuati 106 controlli, in particolare su ditte ubicate nel comprensorio perugino ed altotiberino. Sono state effettuate sette comunicazioni di notizie di reato con deferimento di otto persone. Gli illeciti penali accertati in un caso il deposito incontrollato e gestione illecita di rifiuti, in quattro casi l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, due denunce hanno riguardato lo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Le sanzioni amministrative elevate, trentuno, per l’importo complessivo di 39.650,00 euro hanno riguardato la mancanza o inesatta compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti, la mancata comunicazione dei dati prevista, la violazione delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni.