Tutto pronto, in Umbria, per il tradizionale appuntamento con la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi in programma domani, a partire dalle 9.
Ma quella di quest’anno, dicono gli organizzatori, non sarà solo una marcia della pace, ma anche della fraternità. Una trasformazione necessaria per dare più senso ad un appuntamento “che non deve essere una parata ma un momento per prendere l’impegno, attraverso la firma della ‘Dichiarazione di pace’, a costruire veramente un futuro migliore”. La Perugia-Assisi torna costruendo la pace a partire dalle città, “per riportarla nel mondo – sottolineano i rappresentanti della Tavola della Pace – e radicarla in Europa”. E in cammino ci saranno anche alcuni giovani provenienti dalle zone del terremoto, come Amatrice, oltrechè da altre 472 città italiane. Annunciata anche una nutrita presenza di rappresentanti di gruppi, associazioni, organizzazioni, scuole, Comuni, Province, Regioni e altre istituzioni.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato un caloroso messaggio agli organizzatori e a tutti i partecipanti alla Marcia di domani. “Fermare le guerre – scrive – non è solo possibile ma, anzi, è un dovere della comunità internazionale. Tante vite spezzate, tante famiglie disperate e sconvolte, tanti bambini uccisi, anche in questi giorni, scuotono la nostra coscienza”.
Il Capo dello Stato si rivolge in modo particolare ai giovani “che – dice – esprimono la loro speranza di vedere cancellate le guerre, le violenze e le limitazioni dei diritti umani in ogni angolo del mondo. Ai giovani, anzitutto, tocca far sentire la loro voce. “Il mio augurio alla marcia Perugia-Assisi – conclude il Presidente della repubblica Mattarella – è che la vostra semina sia propizia, e che da domani tante persone avvertano ancor più come propria responsabilità il partecipare alla costruzione di un futuro di fraternità”.