E’ iniziato domenica 18 settembre con la messa di apertura, celebrata nella basilica superiore di San Francesco dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, il trentennale dello storico incontro internazionale sulla pace fortemente voluto da San Giovanni Paolo II nel 1986. Dopo i saluti di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio sono seguite le parole del custode del Sacro Convento padre Mauro Gambetti. Il vescovo Sorrentino nella sua omelia ha sottolineato l’importanza della preghiera per condividere un cammino di pace tra le diverse fedi religiose. “San Giovanni Paolo II – ha affermato il vescovo – intuì, trenta anni fa, con l’iniziativa dello Spirito di Assisi, che, per costruire la pace, bisogna far leva proprio sulla forza della preghiera”. Al termine della celebrazione monsignor Sorrentino ha incontrato privatamente Sua Santità Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli, appena giunto ad Assisi per partecipare a questa tre giorni di dialogo e di preghiera. Un colloquio molto cordiale sulla potenza di questo storico incontro interreligioso e sulle reciproche volontà di camminare insieme.
“Diffondere amore per creare un mondo quale via per far crescere la pace”. E’ questo il messaggio lanciato, oggi, nel panel 3 “1986-2016: l’attualità dello spirito di Assisi” tenutosi nel trentennale dell’incontro del 1986.
La tavola rotonda è stata presieduta dal vescovo di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. Sono intervenuti Miguel Angel Ayuso Guixot vescovo, segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, Santa Sede; Mohammed Esslimani teologo islamico, Egitto; Shoten Minegishi Buddismo Soto Zen, Giappone; Abraham Skorka rettore del Seminario rabbinico Marshall T. Meyer, Argentina. Nel corso dell’incontro è stata manifestata l’urgenza di diffondere amore. Il vescovo Sorrentino, nel rispondere alle domande dei partecipanti, fra i quali numerosi giovani, ha sottolineato la necessità di ribaltare lo stile dell’informazione mass mediale sollecitando la diffusione di notizie positive a fronte dell’eccesso di negatività che giornali e televisioni propongono quotidianamente. Alberto Quattrucci, segretario della Comunità di Sant’Egidio ha sottolineato che lo Spirito di Assisi è da considerarsi strumento efficace ed intelligente, pari a quello dei processi diplomatici dei governi. “Dal 1987 ad oggi, come Comunità di Sant’Egidio, abbiamo lavorato in dodici negoziati di pace – ha sottolineato Quattrucci – e sappiamo che bisogna contare sulla collaborazione umana e il potere delle religioni per cambiare i cuori perché il mondo ha sete di pace”.
I giovani dell’associazione culturale “Rosso 23”, che sta lavorando alla realizzazione di un format Tv nazionale denominato “Ragazzi oggi”, dopo aver posto delle domande ai relatori hanno donato un rosario a monsignor Sorrentino. Stesso dono avevano fatto alla cerimonia di apertura al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I ragazzi proveranno martedì 20 settembre a donare il rosario a Papa Francesco che sarà presente alla giornata conclusiva, di domani, 20 settembre.
Ieri, ad Assisi, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.