Una interrogazione alla giunta umbra per chiedere di valutare l’opportunità di restituire alla Polizia provinciale l’attività di vigilanza in materia venatoria. E’ quanto ha in animo di fare il consigliere regionale dei Socialisti e Riformisti Silvano Rometti, che ha annunciato la presentazione del documento sulla scorta di quanto emerso nelle varie audizioni e incontri sulla caccia, tenutisi presso la Commissione.
Per Rometti “se è vero, come spiegato dall’assessore Fernanda Cecchini, che l’applicazione della legge Delrio e la stessa deliberazione regionale ha determinato il trasferimento delle funzioni in materia venatoria dalle Province alla Regione, è altrettanto vero che tale passaggio non ha riguardato il conseguente trasferimento anche delle funzioni di vigilanza. Questo compito, connotato di fondamentale importanza e delicatezza, dovrebbe continuare a rimanere in capo alla Polizia provinciale la quale, invece di disperdere la propria professionalità attraverso un reinserimento in vari enti ed istituzioni, dovrebbe essere messa in condizione di utilizzare tutte le proprie conoscenze”.
In una fase definita di “transizione e di riordino”, il consigliere di maggioranza chiede, insomma, di “lasciare alla Polizia provinciale il compito del controllo e della vigilanza venatoria e di non affidarlo, come peraltro annunciato dall’assessore, ad una convenzione tra Regione e Corpo forestale dello Stato. Questo – aggiunge – tenendo conto anche del fatto che dal primo gennaio 2017, lo stesso Corpo Forestale dello Stato transiterà nell’arma dei Carabinieri. La nostra proposta – conclude Silvano Rometti – è di adottare una politica che veda valorizzare le professionalità esistenti e che continui a utilizzare la Polizia provinciale come risorsa altamente formata, di cui si perderebbero, altrimenti, le specifiche competenze. E parliamo di competenze in vari settori perché quanto detto vale in tema di vigilanza venatoria ma anche in altri ambiti, a partire da quello della vigilanza ambientale”.