Nel dibattito sul ruolo della Fondazione Carit, dopo le polemiche suscitate dalle bocciature di alcune nomine proposte dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, interviene anche il capogruppo a Palazzo Spada del Partito Democratico, ,Andrea Cavicchioli. Cavicchioli non accentua i toni polemici e invita a lavora per “obbiettivi comuni”.
Questa la nota di Cavicchioli
L’approvazione da parte dell’assembla dei soci della Fondazione Carit del bilancio 2015 ha confermato la rilevanza del patrimonio gestito, degli utili realizzati e degli impieghi per il territorio – ha dichiarato Cavicchioli -.
In questo contesto – ha continuato Cavicchioli – nel rispetto dei reciproci ruoli, il confronto fra il Comune di Terni e la Fondazione Carit è elemento ineludibile per entrambi e di estremo interesse per la nostra comunità, che deve poter contare su punti di riferimento certi, autorevoli ed in grado di assicurare fattiva collaborazione per favorire lo sviluppo e la soluzione dei problemi che abbiamo di fronte.
Non vi è alcuna intenzione di mettere in discussione l’autonomia della Fondazione Carit o di partecipare a “campagne elettorali” per la presidenza della stessa, partecipazione ovviamente del tutto fuori luogo per il ruolo del Comune – ha proseguito Cavicchioli -, ma esclusivamente l’esigenza di individuare progetti ed obiettivi condivisi, nel quadro di una programmazione di medio periodo che ottimizzi gli sforzi dei soggetti che debbono concorrere alla crescita dell’area Terni-Narni, concentrando le risorse e favorendo la migliore utilizzazione delle stesse, nel rispetto dello statuto della Fondazione Carit e degli strumenti di programmazione finanziaria ed operativa dei Comuni interessati.
Occorre pertanto riportare il dibattito su questa impostazione – ha concluso Cavicchioli – contribuendo, ognuno per la sua parte, a tutelare l’identità della città, la sua capacità di lavorare per obiettivi comuni e di sviluppare il confronto in sede regionale e nazionale con la dignità che questo territorio è in grado di esprimere