Ancora una volta loro davanti a tutti. Marquez, Lorenzo e Rossi in prima fila al Gp di Austin (Texas), pronti a darsi battaglia allo spegnimento dei semafori. Un marcamento a uomo per i 3 pretendenti al titolo mondiale 2016 – appena 4 decimi a separarli.
Il circuito statunitense, guardando le prove libere e l’albo d’oro, doveva essere terreno di caccia esclusivo della Honda, con l’alfiere Marc Marquez pronto a farla da padrone. Le Yamaha invece si sono difese egregiamente, con Jorge Lorenzo secondo per appena 69 millesimi e Valentino Rossi terzo, con un ritardo di 4 decimi. Il Dottore è in prima fila per il secondo Gp consecutivo e domenica potrà far valere la sua legge in gara. Di sicuro il traino di Maverick Vinales (4° su Suzuki) ha aiutato – è innegabile – ma il 9 volte iridato ha mostrato un ottimo feeling anche con un tracciato mai digerito a pieno (il miglior risultato qui è il 3° posto del 2015): per i grandi i tabù sono fatti per essere sfatati. Quarto tempo per Andrea Iannone (+0.7), che partirà però solo 7° in virtù delle 3 posizioni di penalità sulla griglia di partenza, comminategli dopo l’incidente con Dovizioso nello scorso Gp d’Argentina. A beneficiare del suo arretramento – oltre al già citato Vinales – Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso. Solo ottavo Dani Pedrosa (Honda), che incassa quasi 1.2 secondi dal compagno.
Manca ancora dalla pista il nostro Danilo Petrucci, che continua la sua riabilitazione nella speranza di tornare al meglio nel primo Gp europeo (Jerez de la Frontera, il 24 Aprile). Intanto non va oltre il 10° posto il suo compagno di squadra in Ducati Pramac (Scott Redding), mentre è addirittura 17° il suo sostituto Michele Pirro, autore anche di una caduta nel finale della Q1.
(Giulio Sacco)