Si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase di partecipazione, avviata dal Comune di Terni, per la definizione dei criteri della refezione scolastica. Tre i tavoli tecnici ai quali hanno partecipato esperti, cittadini, rappresentanti dei genitori, del mondo della scuola, organizazioni sindacali e amministratori, che si sono confrontati sui temi dell’organizzazione del servizio mense; i criteri per l’elaborazione del capitolato d’appalto; la nuova carta dei servizi ed educazione ambientale.
L’amministrazione municipale ternana parla di “una occasione di condivisione e confronto”. Il dibattito – spiega il Comune di Terni – è stato avviato sulla base della relazione comunale messa a disposizione di tutti i partecipanti e contenente i dati sulla capacità del servizio, sulla sua distribuzione, sulle differenziazioni tra i vari plessi scolastici, sui costi, sulla qualità percepita dagli utenti, sulle ipotesi di innovazione. “Con la conclusione dei tavoli tecnici – sottolinea il Vicesindaco Francseca Malafoglia – si è raggiunto un importante traguardo, che non vuole essere la fase finale del percorso di condivisione intrapreso, ma una tappa intermedia dello strumento di partecipazione scelto. Una fase fondamentale – ha aggiunto – necessaria per la costruzione condivisa di un modello funzionale di refezione scolastica”.
“L’Amministrazione- prosegue la Malafoglia – ha voluto fortemente condividere con la città, un percorso di confronto che andrà sicuramente oltre il termine previsto e dal quale scaturirà un modello, non certo precostituito né prefabbricato, ma elaborato ed integrato con i contributi delle persone impegnate nel processo, che a diverso titolo, hanno proposto e contribuito al miglioramento dello stesso. Il Comune di Terni – dice – è pronto ad ulteriori confronti”.
Il 7 aprile prossimo – conclude Francesca Malafoglia – inizierà la restituzione del report dei lavori, così come è stato elaborato. Ci sarà il coinvolgimento del gruppo che ha partecipato ai tavoli. Poi, seguirà una fase di diffusione collettiva e più ampia prima che si arrivi alla stesura del nuovo bando”.