I consiglieri regionali del Partito Democratico, Carla Casciari e Gianfranco Chiacchieroni, hanno presentato un’interrogazione nella quale chiedono alla Giunta umbra di dare piena attuazione al Banco della Terra. “visto che quello agricolo – affermano – risulta essere uno dei settori di maggior investimento per i giovani che vogliono intraprendere un’attività indipendente”.
Nell’atto i due consiglieri di maggioranza chiedono di conoscere “l’elenco dei terreni agricoli ed a vocazione agricola nonché dei beni iscrivibili, ovvero terreni agro-forestali, delle aziende agricole e dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, idonei e disponibili per essere oggetto di contratti di locazione e di concessione”.
“La Regione Umbria – spiegano Casciari e Chiacchieroni – ha creduto, incentivato e sviluppato, politiche per il sostegno all’imprenditoria e la crescita occupazione nel settore agricolo, favorendone in particolare l’accesso dei giovani anche per agevolare il ricambio generazionale. Altro piano d’intervento è l’economia sociale. Vanno in questa direzione il sostegno ai progetti di agricoltura sociale, il recupero e l’utilizzo di terreni agricoli o a vocazione agricola, e di immobili di proprietà pubblica e privata per fini sociali. Queste priorità d’intervento – continuano – trovano applicazione anche nelle scelte fatte sui fondi strutturali europei. Non a caso il Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020 prevede investimenti complessivi pari a 877milioni di euro, destinando parte delle risorse della programmazione settennale proprio a quegli interventi di sostegno all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori, nonché alla possibilità della creazione e sviluppo di agriturismi, fattorie didattiche e fattorie sociali”.
“L’agricoltura – proseguono – risulta essere anche a livello nazionale uno dei settori di maggior investimento per i giovani che vogliono intraprendere un’attività indipendente. Infatti, secondo i dati rilevati nel 2015 da Info Camere, il 24,1 per cento delle nuove iscrizioni proviene dal settore delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti per animali. Un dato che trova riscontro anche dai numeri di Coldiretti, secondo i quali solo nel 2015 c’è stato un aumento record dei giovani lavoratori agricoli indipendenti pari al 35 per cento tra imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole. E fra queste figure la componente femminile rappresenta il 76 per cento. A fronte di questi numeri giova ricordare che i beni inseriti nel Banco della Terra saranno destinati prioritariamente per una quota non inferiore al 50 per cento a giovani under 30. E, per un’ulteriore quota non inferiore al 30 per cento, alle cooperative agricole sociali”.