Ce l’aveva messa tutta, Danilo Petrucci, per poter debuttare domenicasulla pista di Losail. Volontà e sacrificio non sono mancati, ma le macchineper la riabilitazione e gli esercizi continui non sono bastati per permettereal giovane ternano di tentare l’impresa domenica.
Il braccio “debole” dava fastidio – aumentando lo stress allaschiena –, ma il semplice dolore non spaventava Petrux, pronto a tutto pur diessere protagonista con la sua Desmosedici GP15. Nella prima sessione di proveaveva messo in pista 17 giri cronometrati, nella seconda aveva stampato ancheun interessante 1’56”2 che gli valeva la 10° posizione, subito dietro alcampione del mondo Jorge Lorenzo. Alla fine del terzo turno, però, il dolorelancinante alla mano destra ha suggerito prudenza alla squadra, che ha fattocontrollare Danilo alla Clinica Mobile. Responso: un segmento osseo del terzometacarpo, fissato con viti e placche, ha subito uno spostamento. A questopunto forzare il rientro potrebbe essere rischioso, vanificando tutto il granlavoro fatto fino ad ora. Occasione sprecata – penserà qualcuno – ma aggravarela situazione per un piazzamento nelle retrovie non è logico per un piota chequest’anno punta a stupire conquistando qualche altro podio.
Rimane solo il rimpianto per non poter correre un Gpfavorevole alla Ducati, come hanno dimostrato l’ufficiale Andrea Iannone, primonella seconda e terza sessione di libere. Vicinissimi Jorge Lorenzo (2°) e MarcMarquez (3°), lontani meno di due decimi. Ottima prestazione anche per laseconda Ducati di Dovizioso (4°, a 3 decimi dal compagno nell’ultimo turno diprove). Più lontano nelle FP3 Valentino Rossi (7°, +0.5), comunque fiduciosoper quanto riguarda il passo gara. La corsa – spiega – si giocherà sul filo deidecimi, staccata dopo staccata. Un terreno su cui il Dottore non ha nulla dainvidiare ai 20enni che ancora una volta sfida.
(Giulio Sacco)