In tempi magri per le casse comunali il tema dei costi della politica si fa più pressante. Il consiglio comunale di Terni è ondivago, in questo senso. Se da un lato decide di decurtare (ai furbetti) il gettone di presenza, dall’altro istituisce una commissione (quella Statuto e Regolamento) che ne prevede l’erogazione per i componenti.
La questione ha suscitato, nei giorni scorsi, polemiche.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/consiglio-comunale-la-beffa-del-gettone-di-presenza-ferranti-fi-facciamolo-gratuito-338200
Tre consiglieri comunali del Partito Democratico, Valdimiro Orsini, Sandro Piccinini e Stefano Desantis hanno espresso il loro dissenso rispetto a questa decisione del consiglio comunale approvata con un voto trasversale:
“Il tema della retribuzione con gettone di presenza dei consiglieri della Commissione speciale per la revisione del regolamento e dello statuto, era già stato ampiamente superato con la delibera di consiglio numero 351 dell’agosto scorso”, hanno scritto i consiglieri comunali del Pd aggiungendo “a nostro parere è grave che sia stato riproposto un tema dettato esclusivamente da interessi economici. Ancora più grave ci appare che si voglia ammantare la questione come una vittoria delle cosiddette forze moralizzatrici e populistiche”. “La realtà è ben diversa: con la delibera votata lunedì sera si va di fatto a retribuire una commissione che finora non aveva costi per la collettività”.“Da parte nostra dunque non ci resta che denunciare il trionfo di un gruppo di aspiranti professionisti della politica che pur in un momento drammatico per le finanze pubbliche, con una mano agitano il cappio dell’antipolitica e con l’altra incassano l’obolo tanto agognato”. “Ci auguriamo – concludono Piccinini, Orsini e Desantis – che quanto prima ci sia un ripensamento nel rispetto delle tante famiglie ternane che hanno grandi difficoltà”.
Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, Francesco Ferranti, aveva ipotizzato un consiglio comunale , addirittura, gratuito o lo spostamento in ore serali del consiglio stesso che comporterebbe il risparmio del rimborso al datore di lavoro del consigliere comunale. Il tema è ripreso dal coordinamento del gruppo consiliare di Forza Italia.
“In merito alla discussione in atto, relativa ai costi di gestione del consiglio comunale, noi di Forza Italia Terni vogliamo proporre una soluzione di reale buon senso, tanto da sembrare il classico uovo di Colombo” , è scritto in una nota del coordinamento.
“In sintesi: spostare i consigli comunali, e le riunioni delle varie commissioni, all’interno della fascia serale, ovvero a partire dalle 18:30. In questo modo si andrebbe a risparmiare il rimborso che l’ente comunale elargisce ai datori di lavoro, sia pubblici che privati, per le assenze dal servizio di tutti i dipendenti eletti consiglieri. Alla fine dei conti parliamo di una somma davvero significativa, grazie alla quale si darebbe un po’ più di ossigeno alle casse di Palazzo Spada. Ovviamente il nostro Gruppo Consiliare – conclude Forza Italia – proporrà tale progetto mediante un apposito atto d’indirizzo, nella speranza che questo possa convogliare su di se numerose adesioni.”