Un omaggio ad una figura importante per Terni, Torquato Secci, un atto d’amicizia oltre al proseguimento di un lavoro riguardante le Gole del Nera. È la pubblicazione “Narni Torquato Secci. Disegni in figura nel tempo” curata dal giornalista e scrittore Giulio Cesare Proietti.
Torquato Secci “figura simbolica dell’identità ternana più nobile”, per usare le parole di Proietti, non si è occupato solo della strage di Bologna, dove ha perso il figlio Sergio, è sempre stato appassionato di ricerca storica ed arte.
Come scrive Proietti “Torquato ha scritto saggi di storia della città ma il suo nome è legato alle ricerche e alle pubblicazioni relative alle immagini della Cascata delle Marmore che era per lui una sorta di metafora di Terni. In essa vi aveva trovato la potenza delle acque, la tecnica ingegneristica, la storia operaia e sociale. Tutto questo, ovvero i caratteri fondanti della città espressi in forma artistica”.
Per quanto riguarda la pubblicazione Giulio Cesare Proietti spiega “ho pensato di proporre in una cartella le stampe selezionate da Torquato, di confezionare un piccolo saggio con articoli dedicati da Torquato alla navigabilità del Nera e poi di pubblicare le sue annotazioni critiche sulle stampe, come sempre molto precise, ma immaginando una sorta di dialogo tra me e lui. È un dialogo, a distanza di tempo, tra due amici. È uno scambio di vedute “intergenerazionale” e l’idea mi piace molto perché dimostra quanto sia importante conservare la memoria”.
È una pubblicazione veramente originale, toccante nel ricordo di Torquato Secci e del figlio Sergio, intima nel raccontare il forte legame con la moglie Lidia, dolorosa nel rievocare la strage di Bologna, colta nel dialogo in forma di schede. Ed è impreziosita da stampe selezionate che raccontano tutta la bellezza dei nostri territori.
“Narni Torquato Secci. Disegni in figura nel tempo” sarà presentata al Museo di Palazzo Eroli a Narni sabato 24 novembre alle ore 16.30. Dopo il saluto del sindaco Francesco De Rebotti seguiranno gli interventi e le testimonianze dell’assessore alla cultura del Comune di Narni Lorenzo Lucarelli, i professori Antonio Fresa e Roberto Stopponi, Lidia Secci. L’attore Stefano de Majo leggerà il canti XXVI dell’Inferno della Divina Commedia, lo stesso che Carmelo Bene recitò il 31 luglio 1981 per il primo anniversario della strage di Bologna.