Presentata questa mattina presso il Caos di Terni la ricerca “Terni: dinamiche e prospettive per lo sviluppo economico locale”. Nell’indagine di CNA e Sintesi l’evoluzione del ternano negli ultimi 40 anni. “È innegabile che Terni, a partire dal 1971, si sia trasformata da città industriale e commerciale in città dei servizi tradizionali ed innovativi – afferma Gianluca Bellavigna presidente territoriale della Cna di Terni – vedendo contemporaneamente nascere ed affermarsi, accanto alla grande industria, tante piccole imprese. Ed è proprio il ruolo della micro e piccola impresa ad essere cresciuto nel corso degli anni anche a Terni, arrivando a rappresentare circa il 66% degli addetti totali. L’artigianato rappresenta il 25% delle imprese attive e i due settori in cui opera il maggior numero di artigiani sono quelli delle costruzioni e del manifatturiero. Il numero totale delle imprese attive è continuato a crescere anche durante la crisi (+103 unità, soprattutto nei Servizi, Commercio e Turismo) anche se Terni durante la crisi è la città in cui la disoccupazione ha segnato il maggior incremento rispetto alla media regionale”. La ricerca di Sintesi ha analizzato anche l’evoluzione del manifatturiero in termini di esportazioni su base provinciale. Con riferimento al periodo 2009-2014 dai dati emerge che il settore della Metallurgia, pur continuando ad esprimere i 3/5 delle esportazioni totali, ha subito una drastica riduzione, mentre la Chimica si attesta sui 126 milioni di euro con un calo del 20%. I settori del ‘made-in’, invece, aumentano tutti ad eccezione della meccanica e nel complesso raggiungono un volume di esportazioni che sfiora i 220milioni di euro, pari al 23% del totale.
“Nel made in – continua Bellavigna – il dato da mettere in evidenza è quello che vede crescere il volume delle esportazioni nonostante diminuisca il numero totale delle imprese attive nei vari comparti, tranne per l’agroalimentare che cresce anche per numero complessivo delle imprese”.
L’indagine ha riguardato anche alcuni dati demografici, dai quali emerge un incremento importante della popolazione nel periodo 2001-2014 dovuto soprattutto all’aumento della presenza di stranieri (+ 10mila), ma anche un invecchiamento della popolazione (oltre il 25% ha oltre 65 anni).
“Quello che ci sembra chiaro – conclude Bellavigna – è che il ritratto di Terni negli anni si è evoluto, ha visto modificarsi il peso dei vari comparti e all’interno di essi, di alcuni settori rispetto ad altri. La Cna ritiene che è dalla situazione reale e non più da quella stereotipata che bisognerà ripartire per provare a progettare un nuovo futuro per tutta l’area e per Terni, secondo modelli in grado di valorizzarne il diffuso capitale sociale rappresentato dalle competenze delle persone e delle imprese”.
È partendo da questi dati che giovedì 3 marzo, alle ore 17.30 presso teatro Secci a Terni, si aprirà l’Assemblea dell’associazione.