Non ci saranno altre chance per Michele Monachino. Non ci saranno almeno da parte della Sgl Carbon, il cui liquidatore, Marco Petrucci, non aspetta più promesse ma soltanto la definizione degli accordi, che lo stesso Monachino ha continuamente misconosciuto. E non ci saranno chance nemmeno da parte della Regione, in quanto, tutti lo sanno, gli aiuti di Stato in casi come questi sono vietatissimi. Per la Sgl Carbon l’ultimatum di Monachino è irricevibile in quanto per loro la vicenda è chiusa da tempo. Anzi, adesso v’è da salvaguardare gli impianti e la sicurezza. “E’ vero che la sicurezza è in “capo” a Monachino ma noi ci preoccupiamo delle persone” ha affermato Marco Petrucci. E quindi nei prossimi giorni vi sarà una verifica degli impianti.
Potrebbe anche presentarsi un’altra possibilità, che però Marco Petrucci ha detto di non conoscere: c’è stato una sorta di sondaggio da parte del funzionari del Ministero per capire l’intendimento della Sgl Carbon se gli venisse presentato un altro interlocutore. Ovviamente alla Sgl Carbon poco importa a patto che si faccia presto e si verifichi prima le reali intenzioni e la sua consistenza patrimoniale.
L’incontro, fissato per il prossimo mercoledì, avrà due finalità, la prima è quella della ufficializzazione della fine dell’esperienza di Monachino, e di tutta la cordata che l’ha, purtroppo, sostenuta. E questo è l’unico aspetto sicuro. La seconda possibilità è quella di riprendere la discussione con un’altra società interessata.
Insomma per Marco Petrucci, il liquidatore, il tempo è ormai terminato e non ritiene che si possano accettare ma nemmeno prendere in considerazione, alcuna delle richieste di Monachino, così come erano state formulate nel tempo.