Chissà se troverà mai un gestore? Eppure la prima tranche, quella che dovrebbe scandirne l’operatività è ormai finita e mancano solo i collaudi: la Piastra logistica di Narni e Terni potrebbe anche iniziare il suo funzionamento, potrebbe anche far entrare i primi mezzi.
Chi la prenderà in gestione, però? Non il Consorzio dei Trasportatori, che sembrava quello più logicamente proiettato a questa funzione e che ha in Vincenzo Malizia il suo portavoce. Ma avanti non si sono fatti nemmeno altri soggetti come i piccoli trasportatori. E nemmeno l’altra piastra logistica, quella di Orte, che è partecipata dalla Regione Umbria: tutti questi soggetti insieme all’assessore Giuseppe Chianella si sono alfine visti e parlati per cercare una soluzione.
Dice Malizia: «Noi potremmo prendere la gestione della piastra solo se la regione ci riconoscesse almeno duecento mila euro all’anno, a fronte dell’assunzione di personale per la manutenzione ed anche considerando che non essendovi alcun servizio difficilmente gli autotrasportatori porteranno all’interno i loro mezzi».
La struttura è ancora infatti carente dei garage, dei punti di lavaggio delle officine, dei ristoranti, alberghi tutte optional che fanno diventare dei capannoni delle vere piastre logistiche. E poi manca il collegamento ferroviario per la cui realizzazione ci vorrebbero almeno dieci milioni, gran parte dei quali li ha promessi il Ministero Del Rio nella sua venuta a Terni nei giorni scorsi, soldi che sembrerebbero disponibili dal Governo.
«Il problema della gestione della piastra è da approfondire – spiega Chianella, che ha ereditato la grana e sta cercando di risolverla al meglio – di sicuro la dovremmo pensare in stretto collegamento con quella di Orte. Comunque il governo regionale ha realizzato una poderosa infrastruttura ed ora la mette a disposizione del territorio: parliamone a fondo. Le possibilità per un utilizzo di grande respiro sono tante e le vogliamo cogliere con tutti gli operatori. Solo un momento ancora di riflessione».