Ha simulato una rapina per non dover ammettere alla moglie di non avere più soldi, anzi di essere sommerso dai debiti. Per questo, un disoccupato incensurato di 38 anni del viterbese, è stato denunciato per simulazione di reato. Nel primo pomeriggio di oggi ha telefonato al 113 dicendo “correte, sono stato rapinato”. Una pattuglia della Squadra Volante si è precipitata in suo soccorso nei pressi della passerella di via Lungonera. Accompagnato in questura, l’uomo è stato consegnato agli investigatori della Squadra Mobile ai quali ha iniziato a raccontare la “sua brutta avventura”. “Erano in due, mi hanno teso un agguato vicino alla chiesa di San Salvatore, mi hanno picchiato e portato via il giubbotto dove tenevo il portafogli con 900 euro. Avevo appena concluso un affare con un agente immobiliare che ha l’agenzia in centro”. Ma il racconto dell’uomo, soprattutto per quanto riguardava i suoi spostamenti, non ha convinto gli inquirenti che sono tornati a ripercorre insieme a lui il tragitto fatto sia prima che dopo l’aggressione. Nel frattempo, la Squadra Volante ha ritrovato in via Lungonera Cimarelli il suo giubbetto contenente i documenti. Incalzato dalle domande degli investigatori, alla fine, l’uomo è crollato ed ha ammesso di essersi inventato tutto.