Belle, bellissime le foto che il sindaco di Narni Francesco De Rebotti ha immesso nella rete relativamente ai lavori di riqualificazione del fiume Nera, lungo la vecchia ferrovia. Qualche problema burocratico, sembra ci sia sempre, ha allungato i tempi di riconsegna dei cantieri ma ormai il grosso è terminato e sembrano mancare solo i dettagli.
Belle bellissime, s’è detto ma quello illustrata dal sindaco è solo l’ultima parte dei lavori di riqualificazione della Gola del Nera e delle opere artistiche che vi fanno forza.
E così le tranches terminate sono già ridotte a ricettacoli: la pensilina per ammirare il Ponte d’Augusto, che nessuno ha mai usato; lo stradello che sale verso la strada statale dal livello del fiume, diventato una foresta inestricabile; quello che arriva sino a San Cassiano, che qualcuno aveva anche illuminato, incredibile, comparso dai radar di narnesi e visitatori.
Ma quello che fa paura, per la similitudine, è l’approdo sul Tevere a san Vito, che aveva un po’ la stessa filosofia: dopo qualche anno è irriconoscibile, completamente da rifare. Gli oppositori di De Rebotti a tali annunci hanno prontamente comunicato che a loro piacerebbe conoscere soprattutto le tabelle della manutenzione, che per il Comune di Narni non sono mai chiare.