Al Partito Democratico che chiedeva chiarezza in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore Dominici inerenti l’iter amministrativo seguito per lo smontaggio della passerella Telfer risponde con una nota l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Melasecche ricostruendo tutta la vicenda, non risparmiando critiche ai precedenti amministratori.
LA RISPOSTA DI ENRICO MELASECCHE
1)- la passerella di ferro pericolante era stata dichiarata tale molti anni prima da una perizia ufficiale fatta fare durante la prima sindacatura Di Girolamo, salvo il fatto di averla ignorata irresponsabilmente per nove anni di seguito quando i citati erano assessori, capigruppo o consiglieri del PD;
2)- noi siamo stati chiamati improvvisamente in causa, pochi mesi dopo il nostro insediamento, dai Vigili del Fuoco e dal Prefetto di Terni, organi della Protezione Civile dello Stato, che hanno sollecitato la chiusura della strada statale Valnerina fino a quando non fosse stata effettuata un’altra perizia di urgente verifica che ha confermato in toto il grave pericolo incombente;
3)- tutte le procedure sono state improntate innanzitutto alla salvaguardia della vita umana, alla riapertura della strada Valnerina, oltre la quale migliaia di cittadini stavano sopportando sacrifici pesantissimi dovendo utilizzare per andare a scuola o al lavoro percorsi di montagna alternativi;
4)- sollevare oggi gli stessi problemi, ripetendo a pappagallo le stesse identiche questioni è indice non solo ben poca serietà ma di volgare strumentalità con l’obiettivo di intimorire qualcuno;
5)- il consigliere Orsini, che mai non ha sollevato quel problema nel corso degli anni in cui attaccava pubblicamente il proprio sindaco Di Girolamo, facendogli mancare sistematicamente il numero legale ed obbligandolo ad andarsene a casa anzitempo? Rimestare nel torbido argomenti ampiamente discusso più volte a chi serve?
6)- tutte le procedure seguite sono esattamentequelle previste per legge in situazioni di emergenza;
7)- i tre consiglieri dimostrano una dose notevole di irresponsabilità dimenticandosi della sicurezza dei cittadini, costretti a passare lì sotto, con le schegge pesanti che cadevano al di sotto di quella struttura;
8)- quanto al peso della stessa, calcolato presuntivamente dai tecnici, è identico a quello che dieci anni prima dichiarò l’ingegnere incaricato dal sindaco Di Girolamo. A chi serve oggi attaccare chi fa onestamente il proprio lavoro, peraltro in condizioni di enorme difficoltà?
9)- l’operazione di smontaggio e posizionamento a terra da parte di questa amministrazione rappresenta una delle più brillanti operazioni di protezione civile effettuate nel corso della storia secolare del Comune, condotta in modo ineccepibile, cui sono seguiti non solo i ringraziamenti della intera popolazione ma il plauso di tutte le autorità locali e statali, compresi quegli amministratori del PD dei comuni della Valnerina, ben più obiettivi dei tre consiglieri in cerca di banale notorietà.
10)- consiglio per gli acquisti: Terni ha problemi enormi, lasciati in eredità proprio da questi trinariciuti quanto improbabili campioni di trasparenza, confrontiamoci sui progetti, sulle idee, sul futuro perché tentare di gettare fango a buon mercato è operazione politicamente scorretta ma anche ben poco redditizia.