Non è stata accolta favorevolmente la delibera sul trasporto disabili emanata dal Comune di Terni da alcune famiglie che hanno figli gravissimi: “siamo preoccupati – dicono a margine della conferenza stampa tenuta dall’assessore Cecconi – questo lo potete scrivere, dovremo abbandonare i nostri figli a non si sa chi; prima c’erano 15/20 operatori che conoscevamo da 15/20 anni, ora non sappiamo che fine faranno, ci viene da piangere…ma poi voi che pensate che con 5 euro e 90 centesimi al giorno, andata e ritorno ce la potranno fare?”
Alle preoccupazioni esternate da alcune famiglie si aggiungono le critiche delle opposizioni che hanno diffuso un comunicato congiunto a firma di Luca Simonetti (5 Stelle), Francesco Filipponi (PD), Alessandro Gentiletti (Senso Civico), Paolo Angeletti (Terni Immagina).
“Persone con disabilità equiparate a prodotti ortofrutticoli con la giunta Latini che fa cassa sugli ultimi. Votando la delibera di n. 64 del 13/03/2019 il sindaco Latini grazie all’egregio lavoro dell”assessore alle politiche sociali Marco Celestino Cecconi ha deciso che il costo del trasporto delle persone con disabilità deve essere equiparato al trasporto dei prodotti ortofrutticoli o di merci varie.
Parliamo di 0.70 centesimi a chilometro, una cifra ripresa dal tariffario Aci che tiene conto del solo ammortamento dei costi base, come se non fosse necessaria, per garantire il diritto al trasporto e la sicurezza di molte persone con disabilità, la presenza sui mezzi di personale che sappia intervenire prontamente per rispondere ad ogni necessità di chi non è in grado di viaggiare autonomamente. È scandaloso che queste decisioni vengano calate dall’alto e si richieda il confronto con le associazioni che da anni si prodigano per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, solo quando è stato tutto votato e deciso, solo dopo che il bando è stato pubblicato sul sito del Comune. Un gesto di arroganza senza precedenti, di cui il sindaco deve rispondere in prima persona.
Qualcuno forse – scrivono i rappresentano delle opposizioni – ha scambiato il sacrosanto diritto alla libertà di scelta delle persone con disabilità, con un sistema per fare cassa o promettere nuovi servizi che potevano essere finanziati tranquillamente con altre risorse, visto che i soldi per gli aumenti di sindaco, assessori e segretario generale sono miracolosamente saltati fuori senza problemi, con i costi della politica che sono schizzati a cifre record per il Comune di Terni.
La giunta prima di mettere a rischio il diritto alla mobilità delle persone con disabilità, avrebbe potuto recarsi di persona a valutare come funziona il servizio e avrebbe potuto far partire un percorso di ascolto e partecipazione nell’opportuna commissione con i portatori dei diritti, a meno che non si pensi anche questa volta di avere a che fare con dei pericolosi bolscevichi, così come avvenuto per i centri giovanili ed i centri per anziani.
Chiediamo al sindaco e alla maggioranza – concludono Simonetti, Filipponi, Gentiletti e Angeletti – di porre rimedio a questo scempio! Nelle prossime ore scriveremo al segretario generale e al prefetto perché nutriamo forti dubbi sulla procedura imbastita nel redigere la delibera di giunta che non prevederebbe alcun passaggio in commissione ed in consiglio comunale”.