Nel primo semestre 2018 l’andamento dell’attività economica nella provincia di Terni presenta segno positivo in quasi tutti gli aspetti analizzati. Le indicazioni di ripresa risultano, però, disomogenee in quanto a intensità e continuità.
È quanto si legge nel Rapporto Statistico “Indicatori dell’economia ternana” realizzato dall’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura – al quale hanno partecipato Istat, Regione Umbria, Camera di Commercio, I.N.P.S. e Direzione Territoriale del Lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia – pubblicato oggi e aggiornato al 30 giugno scorso.
La pubblicazione mette in relazione i dati statistici ufficiali forniti da diversi enti ed amministrazioni operanti sul territorio e si propone di fornire agli enti pubblici nonché agli operatori economici una documentata chiave di lettura dell’andamento dell’economia ternana.
Il rapporto indica un aumento del numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali, anche se in misura contenuta. Come in passato, la crescita delle attività imprenditoriali interessa il settore dei servizi mentre sono ancora in calo le unità produttive della manifattura e delle costruzioni.
Per quanto riguarda il commercio con l’estero, si legge ancora, il primo semestre del 2018 mostra una ripresa sia delle importazioni che delle esportazioni. Le vendite sui mercati extra-nazionali sono consistenti nel made in Italy e nella chimica. Secondo i risultati dell’indagine Istat nel periodo di riferimento il mercato del lavoro mostra moderati segnali di crescita con un aumento degli occupati ed una diminuzione delle persone in cerca di lavoro.
Il ricorso alla cassa integrazione guadagni registra una diminuzione delle ore autorizzate sia ordinarie che straordinarie mentre si azzerano gli interventi autorizzativi di cassa in deroga.
Indicazioni positive provengono, infine, dal settore turistico, caratterizzato da una ripresa degli arrivi e delle presenze dei clienti, soprattutto stranieri.