“La Casa circondariale di Terni è diventato un ricettacolo indiscriminato di detenuti di vari clan.”
Lo denunciano i sindacati UGL, Sinappe e Sippe che sottolineano anche come ” Terni stia diventando una residenza protetta per criminali”.
“L’arrivo a Terni degli As3 (detenuti per reati connessi al traffico della droga) e il conseguente accorpamento del Provveditorato dell’Umbria con la Toscana – scrivono le organizzazioni sindacali – ha consentito al Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) , di trasferire e contaminare tutti gli istituiti della regione Umbria. Una situazione inverosimile e paradossale, la struttura di Terni considerata un carcere di media sicurezza riceve quotidianamente detenuti di tutte le tipologie, dai comuni fino ai 41bis passando per gli As3, As2 (detenuti per reati di terrorismo) e Protetti (collaboratori di giustizia, pedofili).”
Promiscuità nel reparto di accoglienza, sicurezza minima, il turismo carcerario, la mancanza di personale che viene quotidianamente superata con turni superiori al lavoro ordinario, la contaminazione del territorio che è sotto gli occhi di tutti con attività commerciali che aprono e chiudono, tutti problemi che la UGL ha posto da tempo all’attenzione di tutti.
“Le istituzioni intervengano – concludono UGL regionale, Sippe e Sinappe – la sicurezza dei cittadini va preservata, la cittadinanza ternana non merita questa contaminazione con trasferimenti di detenuti senza criterio. Terni sta diventando una residenza protetta per criminali.”